Ci pensa Andrea Pirlo ad accendere la vigilia della semifinale di andata di Champions League che vedrà impegnati i bianconeri domani sera allo Juventus Stadium contro il temibile Real Madrid , trionfatore nella passata edizione. “Se vincessi la Champions poteri lasciare la Juventus. Finire il mio percorso torinese con la Coppa in tasca sarebbe il coronamento di un sogno. Non rimarrei in Italia ma la mia voglia di giocare è ancora tanta perciò non lascio il calcio, potrei andare all’estero. Ma ribadisco solo in caso di vittoria della Champions e per adesso la Champions non l’abbiamo ancora vinta”, le dichiarazioni del regista bresciano alla Gazzetta dello Sport.
Discorso troppo prematuro dunque, ma Pirlo e la Juventus ci credono: “Abbiamo il 50% di possibilità di passare, le stesse del Real Madrid perché arrivati in semifinale non ci possono essere dei favoriti. Abbiamo conquistato con merito questa semifinale e adesso dobbiamo provare ad arrivare in finale. Le avversarie sono più abituate a partite di questo livello e hanno ottimi giocatori ma noi abbiamo grande convinzione. L’Atletico l’anno scorso ha sfiorato la vittoria, noi potremmo provare a ripetere quell’impresa.. magari alzando la Coppa”.
Non solo il Real Madrid, nella partita di domani Pirlo ritroverà anche il grande amico Carletto Ancelotti, compagno di viaggio nei suoi dieci anni di Milan. “Ancelotti per me è come un padre. Abbiamo trascorso tanti anni insieme e condiviso tante vittorie e momenti importanti. Sarà sempre importantissimo per me”, le sue parole.
La Juventus come il Milan, tappe importanti nella vita calcistica del numero dieci, “L’addio al Milan? Dopo tanti anni in un club in cui avevo vinto tutto, ne ho trovato un altro che aveva i miei stessi obiettivi. Ci siamo trovati perfettamente, condividendo la stessa filosofia” La filosofia di chi non è mai stanco di lottare. Juventus che dopo aver vinto tutto in Italia ora vuole salire sul tetto d’Europa per diventare grande, Andrea Pirlo che dopo aver conquistato la Champions con i rossoneri vuole portare la coppa dalle grandi orecchie a Torino per poi forse dire addio.
Cecilia Stuani