L’accoglienza del Bologna e le parole del suo nuovo allenatore Pippo Inzaghi
L’a.d. rossoblù Claudio Fenucci accoglie Pippo Inzaghi spiegando il motivo della scelta del nuovo tecnico del Bologna: “Quando abbiamo individuato il profilo più adatto, si è cercato di trovare entusiasmo, cioè un tecnico che a Bologna si gioca una chance importante e con voglia di cimentarsi in questa realtà. Pippo incarna bene questi requisiti e si è deciso di allacciare i contatti con il suo entourage e giustamente lui ha voluto rimanere concentrato sui playoff. Ora partiamo con un nuovo progetto tecnico”.
Una volta presa la parola, Pippo Inzaghi esordisce con i consueti ringraziamenti alla nuova società per la fiducia e la pazienza, elargendo lodi a tutto l’ambiente rossoblù, e alla società alla quale è stato legato finora, anche e soprattutto in merito all’accortezza e apertura dimostrata fino in fondo e alla fine.
“Per prima cosa ringrazio il presidente Saputo e l’intera dirigenza del Bologna perché da quando sono arrivato mi hanno fatto sentire a casa e importante. Ringrazio anche il Venezia che ha permesso di fare la conferenza nonostante sia ancora sotto contratto con lui”.
“Il Bologna fino all’ultimo giorno mi ha aspettato e questo per me è stato un segnale eccezionale. Mi sono sentito subito importante e martedì in due ore abbiamo trovato l’accordo su tutto. Bologna è quello che cercavo. Il centro tecnico è fantastico, la società è seria e il presidente mi è sembrato di conoscerlo da una vita. Ha tanto entusiasmo come me. Mi è piaciuto il fatto che qui si parla di calcio e l’unica cosa che posso promettere è che Bologna l’ho sempre un po’ cercata, anche da giocatore. La prima cosa che ho voluto vedere è stato lo stadio e so di essere stato un avversario temibile ma ora voglio rendere l’ambiente orgogliosi di me e della squadra. Per allenare bene serve una grande società e qui c’è, serve un grande tifo e qui c’è”.
Inzaghi parla del suo bagaglio di esperienze e di ciò che imparato fino a ora del ruolo di allenatore e del suo modo di intendere il calcio citando l’ex allenatore azzurro, Maurizio Sarri. Si è espresso anche circa i giocatori in rosa e sul modo in cui si dovrà lavorare tenendo conto della ricognizione iniziale necessaria.
“I giocatori, cercheremo di farli rendere al meglio e penso che una buona base ci sia. Un bravo allenatore non smette mai di imparare. Per me e il mio staff è importante avere una società seria che consenta di lavorare bene. A Venezia ho capito che mi avrebbero fatto lavorare a mio modo con i loro mezzi, poi per ripartire ho scelto Bologna”
“Le porte non sono chiuse per nessuno e chi resterà qui sa che la maglia da titolare andrà guadagnata. Devo essere un bravo allenatore che in base ai giocatori che ho possa farli rendere al meglio. Possiamo giocare con moduli diversi, ma dobbiamo ancora valutare. Si può fare tutto, giocare nell’altra metà campo però rischiare di perdere le partite. Dobbiamo trovare la chiave giusta una volta che avremo allestito la squadra. Abbiamo tanti giovani a cui dare fiducia, ho visto diverse partite del Bologna e dopo qualche giorno di ritiro cercheremo di dare certezze alla squadra. Però chi viene qui deve considerare Bologna l’occasione della vita. Se si riuscirà a giocare bene ok, ma quando ci sarà da difendere e essere compatti lo faremo. Se vinciamo i dirigenti saranno contenti, ci piacerebbe giocare un calcio alla Sarri ma non sempre ci si riesce”.
Parole piene di speranza per il nuovo tecnico rossoblù Pippo Inzaghi che a Bologna cercherà di risollevare le sorti della squadra che ha chiuso lo scorso campionato con un deludente quindicesimo posto.
Gisella Santoro
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