Pippo Inzaghi, amore rossonero

La grande storia d'amore tra Inzaghi e il Diavolo

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Filippo Inzaghi approda al Milan nella stagione 2001-2002, dopo l’esperienza bianconera alla Juve.

Inzaghi e il Milan sono nell’immaginario collettivo un connubio perfetto: l’uno fa sta bene, fortifica e completa l’altro.

Pensare alla qualità, rapidità e scaltrezza di Inzaghi messe in una squadra già composta da Maldini, Costacurta, Nesta, Pirlo, Shevchenko, Kakà, e poi Crespo, Seedorf, guidati da Ancelotti… è come far proseguire una sinfonia, inserire l’elemento che completa l’armonia e la sintonia della squadra.

Pippo è stato in tutto 11 anni al Milan, diventando la sicurezza della quale il club aveva bisogno. Con il Milan ha vinto praticamente tutto, 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Supercoppa italiana, 2 Champions Leagues, 2 Supercoppa UEFA, 1 Coppa del Mondo per club.

Milano e il Milan hanno tirato fuori il meglio da Pippo che realizza  in maglia rossonera 126 reti (di cui 73 in Serie A) in 300 gare ( di cui 202 gare in Serie A). Numeri e statistiche che fanno girare la testa.

E pensare che l’inizio col Milan fu un po’ in sordina visto il grave infortunio al ginocchio che subì contro il Chievo nel dicembre 2001. Recuperato, però, dà il suo piccolo ma importante contributo di 10 reti che –  sommate ai gol dei compagni  – porteranno  alla qualificazione della Champions League dell’anno successivo.

Nella stagione 2002-2003 vince la Champions League contro la Juventus in finale e la Coppa Italia contro la Roma. Ma sicuramente l’anno migliore per Pippo è la stagione 2006-2007 nella quale il Milan riesce a “vendicare” l’incubo della finale di Istanbul contro il Liverpool.   Contro gli stessi inglesi il Diavolo conquista  la Champions League con una doppietta decisiva di Inzaghi in finale.

Inzaghi
Official Twitter Alex Piace

Inzaghi e il Milan vincono la Supercoppa Europea nel 2007 contro il Siviglia e anche qui Inzaghi lascia la sua firma.

In Champions League ripetutamente Inzaghi e Raúl diventano protagonisti della classifica dei marcatori nelle competizioni UEFA per club. I due infatti si contendono più volte il primato fino al 2011 quando Inzaghi segna la settantesima rete proprio contro il Real Madrid.

Così raggiunge lo spagnolo e supera Gerd Müller (69 reti) come primatista di reti nelle coppe europee. Parimenti,  raggiunge e supera Marco van Basten nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi del Milan e diventa anche il più anziano giocatore a realizzare un gol in Champions League a 37 anni e 85 giorni, superando il precedente record di Javier Zanetti.

Il simpatico siparietto con Raúl si conclude  quando Inzaghi viene superato come miglior marcatore nelle competizioni UEFA per club da Raúl, che lo appaia anche in vetta alla classifica dei capocannonieri delle coppe europee.

Nel novembre 2010 subisce un gravissimo infortunio ai legamenti del ginocchio, verrà operato e tornerà in campo a maggio 2011, ben 185 giorni dopo.

Inzaghi annuncia che il 2011-2012 sarà la sua ultima stagione in Serie A e come nelle più belle favole, nel maggio 2012, raggiunge  la sua  presenza numero 300 in maglia rossonera. Diventa così il quarto giocatore per anzianità nella storia del Milan, dopo Albertosi, Costacurta e Maldini, essendo sceso in campo fino all’età di 38 anni e 9 mesi.

Super Pippo Inzaghi è stato per il Milan un esempio di amore e costanza. La sua serietà e professionalità l’hanno portato ad essere una bandiera del Milan e del calcio con la C maiuscola.

Ilaria Iannì