Pippo e Simone Inzaghi, una vita tra amore e rivalità

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Rivali nel lavoro ma uniti nella vita. Stiamo parlando dei fratelli Inzaghi, Pippo e Simone, un tempo grandi giocatori e oggi allenatori. Ma mentre Simone continua il suo sogno alla guida della sua squadra del cuore, la Lazio, quello di Pippo come tecnico del Milan è durato poco. Ci chiediamo cosa avrà pensato Inzaghi senior prima della partita Milan-Lazio, disputata martedì sera e vinta dai rossoneri. In questa occasione il suo cuore si è diviso in due: una parte per l’amore verso i colori rossoneri, l’altra parte per l’amore verso suo fratello. Prima della partita, Pippo era a pranzo dai genitori a Piacenza e durante il viaggio di ritorno ha raccontato il suo rapporto con Simone. Prima di approdare sulla panchina biancoceleste, Inzaghi junior è stato a un passo dalla Salernitana come ha raccontato SuperPippo al Corriere dello Sport:

Eravamo a Formentera insieme, nel suo cuore ha sempre avuto la speranza di restare sulla panchina biancoceleste, ma anche Salerno lo gratificava. Sarebbe andato volentieri. Era abbastanza rilassato, non sarebbe rimasto senza panchina. Adora la Lazio, era il suo sogno. Loro, per tanti motivi, cercavano un nome importante, ma Lotito e Tare stravedono per lui. Simone riesce a far divertire la squadra e tutti sanno quando c’è da lavorare sodo. Prepara alla grande le partite, si sta imponendo con la caparbietà e la sicurezza di un veterano“.

Conclude poi elogiando Simone, che vorrebbe un giorno vicino su una panchina:

Una volta ci ho pensato, una conferenza a testa. Ma no, Simone è troppo più bravo di me, gli dovrei fare da secondo“.

Barbara Roviello Ghiringhelli