Pippo e Simone, i fratelli Inzaghi in panchina. Tutti li vogliono, qualcuno se li prende?

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Tutti li vogliono? Uno se lo sono già accaparrato. E adesso quale sarà la sorte del secondo? Pippo e Simone, due cuori per il pallone, che dopo aver piantato le “scarpette al chiodo” certo non sono intenzionati a mollare i brividi del terreno di gioco (visuale panchina). Sono gli Inzaghi, i fratelli piacentini che hanno fatto sognare le tribune nazionali. Pippo, classe 1973, punta di diamante dell’attacco juventino dell’epoca di Lippi & company, inizia con il Piacenza, per poi vestire le maglie del Leffe, Verona, Parma, Atalanta, e concludere, nel 2012, la sua splendida carriera da giocatore in campo rossonero. Simone, classe 1976, attuale tecnico della primavera della Lazio, dice addio al pallone giocato due anni prima del fratello, nel 2010, dopo aver militato in Piacenza, Sampdoria, Atalanta e, per tanti anni, tra le fila dei biancocelesti. Da una parte il Milan, dall’altra la Lazio dunque.

Entrambi si sono resi partecipi di due addii sofferti per il calcio tricolore. Nei frenetici preparativi per la stagione 2014-2015 sarebbe davvero un peccato lasciare in disparte, a guardare il campionato di serie A dalla poltrona di casa, queste due perle piacentine. Così, la società rossonera ha puntato a piazzare sulla panchina Inzaghi senior, anche se ieri Silvio Berlusconi non ne ha dato alcuna conferma: «Adesso stiamo convocando il consiglio del Milan e in quella sede decideremo», ha risposto il presidente, che ha fatto visita al convalescente Riccardo Montolivo, a chi gli domandava se Pippo sarà il suo nuovo tecnico.

E Inzaghi junior? Ecco un’altra incertezza. Il presidente Claudio Lotito ancora non si è sbilanciato sulle sorti di Edy Reja: «Entro la metà di giugno vedremo di trovare la soluzione definitiva. In tutte le scelte bisogna ponderare e valutare i pro e i contro». La società biancoceleste non ha sciolto le riserve su chi ci sarà a dominare la rosa nella prossima stagione di campionato. Se Reja se ne dovesse andare, Simone Inzaghi è nella lista dei nomi papabili alla sua sostituzione (insieme a Roberto Donadoni, Stefano Pioli e Walter Zenga). Se Lotito subirà il fascino di Inzaghi junior come Berlusconi quello del senior, les jeux sont faits. E, da settembre, vedremo i due fratelli in panchina… affrontarsi “a mano armata”.

Eleonora Tesconi