Cosa succederà a fine anno tra Pioli e la Fiorentina?
Difficile dirlo adesso, eppure c’è chi è sicuro che le strade dell’allenatore e del club viola si divideranno.
Mancano 11 giornate alla fine di questa stagione e la squadra di Firenze è decima in classifica a 7 punti di distacco dalla zona Europa League.
Gli stessi dello scorso anno sì, ma per questa stagione tutti si aspettavano qualcosa di più. E non può che essere così: le ambizioni di una squadra devono crescere di anno in anno e tutti devono puntare al massimo che si può raggiungere.
Dare la colpa di questa stagione altalenante della Fiorentina esclusivamente a Stefano Pioli non è giusto né corretto.
“Non sarà l’opzione a decidere se rimarrò a Firenze, ma i miei stimoli e le mie motivazioni. Io ho già una mia idea precisa”, aveva detto Pioli dopo il pareggio contro la Lazio. Parole forti, che sanno di addio?
Forse.
Quello che è certo è che l’ex allenatore dell’Inter proverà in tutti i modi a chiudere al meglio la stagione e il proseguo del cammino in Coppa Italia potrebbe essere un salvagente utilissimo per lui e per la squadra. Se, infatti, il sesto posto in classifica dista 7 punti e soprattutto nel mezzo ci sono squadre come Roma, Torino, Lazio, Atalanta, Sampdoria ecc, è vero che il vincitore della Coppa Italia accede di diritto ai preliminari di Europa League.
Insomma, un motivo in più per provare a vincerla. La semifinale d’andata contro l’Atalanta era finita 3-3 al Franchi, quindi a Bergamo la Fiorentina dovrà davvero giocarsi il tutto per tutto.
Prima del ritorno di Coppa Italia, in programma il 24 aprile, Pioli e i viola hanno tante sfide importanti di campionato a cui pensare. A partire a quella di venerdì sera alla Sardegna Arena contro il Cagliari.
Dopo due pareggi e una sconfitta nelle ultime 3 giornate, la Fiorentina deve ritrovare la vittoria per dare una svolta alla stagione e soprattutto per dare un segnale chiaro e preciso: fino a fine maggio ci si gioca tutto.
Pioli lo sa, la squadra lo sa, i tifosi anche: adesso non resta che convincere tutte le avversarie.
Paola Moro