Andrea Pinamonti: un cucchiaio che vale i quarti e un segnale per Antonio Conte
Andrea Pinamonti trascina gli Azzurrini ai quarti di finale. Aveva imbastito un ottimo primo tempo la squadra azzurra senza però riuscire ad andare a segno sbloccando il risultato. Dopo aver vinto contro Messico ed Ecuador e pareggiato contro il Giappone, qualificandosi agli ottavi da prima della classe, la baby Italia vince anche contro i padroni di casa del Torneo. La Polonia seppur non disponendo di un gruppo tecnicamente eccellente, godeva del fattore campo, variabile mai indifferente.
I polacchi hanno perso contro la Colombia ma al brutto esordio si erano fatti perdonare con un 5-0 inflitto a Tahiti, pareggiando poi contro il Senegal. Si erano presentati con 4 punti agli ottavi contro i nostri azzurrini e nonostante un primo tempo praticamente tutto azzurro avevano tentato un assalto finale nell’ultima mezzora. Ma niente da fare. E’ l’Italia ad avere la meglio grazie alla prodezza del capitano Andrea Pinamonti che aveva firmato il match negli ultimi minuti del primo tempo.
Il classe ’99 che nella stagione appena conclusa ha militato al Frosinone dove è andato in prestito lo scorso anno dall’Inter, ha fatto tesoro della sua prima avventura in Serie A. L’attaccante promessa del vivaio nerazzurro ha totalizzato 5 gol e 3 assist in 27 partite nella sua prima stagione in Serie A da titolare, imponendosi tra i più talentuosi giovani del campionato. Un’esperienza che a quanto pare ha dato i frutti di una crescita sotto gli occhi di tutti e che magari farà riflettere il nuovo allenatore di casa Inter Antonio Conte.
Un futuro incerto infatti quello dell’attaccante che ritornerà a Milano sicuramente ma con l’incertezza di restare o meno a corte di Conte. In tal senso un ruolo importantissimo potrebbe giocarlo il Mondiale U20 che sta disputando e di cui sembra essersi ritagliato un posto da protagonista.
La partita di ieri è la conferma di quanto baby ‘Pina’ si affamato di crescere e fare bene. Non a caso la coraggiosa scelta che presa dal dischetto. L’attaccante ritrovatosi al 38esimo di fronte all’estremo difensore polacco ha calciato un cucchiaio morbido ma impeccabile che ha spiazzato Majecki.
“Al massimo, e neanche sempre, ne tiro qualcuno così in allenamento per scherzare con i portieri – aggiunge il bomber di Cles -. Il pubblico mi stava fischiando, e il portiere mi lanciava qualche sorrisetto, così ho sfidato tutti perché volevo farli star zitti, ed è andata bene, ben consapevole del rischio che si corre. Se segni sei un fenomeno, se sbagli ti prendi gli insulti dei compagni e dei tifosi”.
Mentre a Roma si giocava la partita valida per la Notte dei Re, partita a scopo benefico che ha visto scendere in campo vecchie glorie, i piccoli azzurrini volano ai quarti e fanno sperare in un futuro degno del passato.