Perchè la partenza di Higuain non è utopia

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Si vocifera molto di una possibile separazione tra Gonzalo Higuain e la Juventus: un disegno che è tutto fuorché  improbabile

 

Lo abbiamo visto festeggiare sereno come tutti sul pulmann che ha sfilato per le strade di Torino, dopo la premiazione per il Settimo: eppure ciò che più sovviene in questo momento di Gonzalo Higuain è il suo viso imbronciato, scuro la sera del 9 maggio, immediatamente dopo la vittoria della Coppa Italia. Un viso che esprimeva tutto il disappunto per non essere stato schierato durante la finale e che strideva con la gioiosa atmosfera generale.

Ora più che mai quel viso diventa importante: e sì, perchè tante sono le voci che nelle ultime due settimane vorrebbero il futuro del Pipita lontano dalla Vecchia Signora. Forse tra le pieghe di quelle voci si nasconde una sorta di insoddisfazione per il centravanti argentino, che ha condotto una stagione più votata al sacrificio che alla gratificazione personale. Segnando inevitabilmente meno, in un assetto che non di rado lo ha visto muoversi anche da regista offensivo per sopperire alle esigenze della squadra.

Al di là dello stato d’animo del giocatore, oggi un addio di Higuain a Madama non sembra cosa fantascientifica. Alla Juventus sono stati accostati i nomi di Morata i giorni scorsi – con una prospettiva Chelsea per l’argentino, quindi – e con maggior insistenza quello di Mauro Icardi in uno scambio in cui i nerazzurri potrebbero altresì beneficiare anche di una preziosa somma in denaro pari a circa 50 milioni.

 

(immagine il napolista)

Nulla di concreto (la pista Inter in particolare è ricca di complicazioni), ma ipotesi che vedrebbero ad ogni modo la Juventus alla ricerca di un attaccante potenzialmente più giovane, che contribuisca al processo di svecchiamento che la Signora ha pensato bene di intraprendere.

A distanza di due anni dall’acquisto del Pipa, le valutazioni sono d’obbligo. Una cifra considerevolissima e inusuale nella storia della Juventus: 94 milioni di clausola rescissoria e un messaggio chiaro che sembrava orientare la squadra bianconera verso la Coppa dalle Grandi Orecchie. Coppa che è stata soltanto sfiorata, come ben ricordiamo tutti, mentre in questa seconda stagione Gonzalo – per quanto insignito del ‘MPV of the Year’ dalla piazza bianconera – è risultato alquanto altalenante nel rendimento.

Nell’ ultima fase, soprattutto, è sembrato spesso sottotono fisicamente, poco reattivo e preciso per uno abituato a sentire prepotentemente la porta. Non è offensivo riconoscere che in taluni momenti i suoi risultati sono stati al di sotto delle aspettative.

Le parole di Nedved su di lui sono criptiche e aperte a ogni interpretazione: “Vedremo dopo il Mondiale, è un nostro giocatore ed è sotto contratto”, ha sentenziato.

Nulla di clamoroso, quindi, in una eventuale – seppur lontana – separazione.

Daniela Russo

(immagine copertina Eurosport)