Home Primo Piano Per ogni fine c’è un nuovo inizio, Amatrice rinasce anche dal calcio

Per ogni fine c’è un nuovo inizio, Amatrice rinasce anche dal calcio

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Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio  (Il Piccolo Principe)

Con una delle favole più belle che siano mai state iscritte parleremo di una favola che soltanto due anni fa pensavamo di non rileggere più. Quella di Amatrice e della sua nuova forza. Della sua nuova opportunità. Colte quando tutto sembrava cancellato, annientato, sbriciolato. Quando tutto sembrava finito ha trovato un nuovo inizio. Partendo anche da lì. Dal pallone. Da quella sfera magica spesso odiata, bistrattata, invidiata, criticata. Amatrice ha trovato nel pallone quell’essenza che ci trovano i più piccoli. La poesia, la voglia di giocare solo per amore e per passione.

E Amatrice ha continuato a giocare.

Nonostante le difficoltà dovute al terremoto del 2016 e la lontananza dalle proprie  mura domestiche e grazie all’aiuto di Lega di A e di B, del Credito Sportivo e del Ministero dello Sport, ma anche di Fondazione Milan, Atalanta e Torino, Amatrice ha continuato ad avere una squadra, una sua squadra. Fatta di uomini coraggiosi, determinati. Insieme hanno lottato fino a raggiungere risultati fino a due anni fa insperati, ovvero la seconda promozione di fila.

fonte foto Il Mattino

Sul nuovo campo ‘Paride Tilesi’ restituito soltanto pochi giorni fa, la squadra allenata da Romeo Bucci ha conquistato l’accesso alla Prima Categoria laziale. Dando ancora una volta scacco matto alle avversità.

“È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”.

A volte ci dimentichiamo che per molti il pallone potrebbe essere come quella rosa del Piccolo Principe, che potrebbe essere importante per quello che ci dà. Per il tempo, i sogni, i desideri che rincorriamo insieme a lui. Dietro una sfera magica si nasconde la voglia di tenersi aggrappati alla vita.

E Amatrice, incurante di tutto e di tutti, ha voluto farlo.

Perché anche nel calcio c’è vita.

 

Giusy Genovese

 

*fonte foto la Repubblica.it

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