Le parole di Giuseppe Pecoraro scuotono opinione pubblica e web: una dichiarazione che si inserisce in un clima già acceso, figlio di una rivalità mai spenta
“Scudetto al Napoli? Da napoletani ce lo auguriamo. Però deve meritarselo”. Parole che in se stesse non avrebbero nulla di male, se a pronunciarle pubblicamente non fosse stato Giuseppe Pecoraro, procuratore della Figc. Lo stesso che recentemente si è trovato coivolto nella squalifica di Andrea Agnelli per la famosa, e archiviata, questone dei biglietti e degli agganci mafiosi.
Immediatamente dopo è già guerra aperta sui social e la bufera impazza in tutta la rete. Gli schieramenti si sono di nuovo allineati (semmai abbiano avuto un attimo di pausa, cosa di cui dubitiamo) e hanno preso le loro solide posizioni. Arrivando a chiedere le dimissioni del funzionario. Un botta e risposta mai finito tra juventini e napoletani, o semplicemente antijuventini, in un clima già più caldo questa stagione anche per le tante vicissitudini legate all’ esecuzione del Var:E ancora:Anche personaggi di spicco tra le voci calcistiche hanno rilasciato le loro opinioni in proposito:Naturalmente accanto ai toni più forti c’è anche chi prova a esprimere il concetto con maggiore diplomazia: Diciamo che l’ultimo tweet ci sembra andare dritto al punto. Nel calcio l’imparzialità esiste e è assolutamente concessa e legittima e magari il punto focale non è nemmeno quel “dirlo in tv”. Se l’atmosfera non fosse quella odierna, se si fosse capaci di dimostrare integrità professionale e non dare adito al dubbio, cosa ci sarebbe di male nel dichiararsi tifosi?
Il fatto è che purtroppo il vecchio logora anche il nuovo, e alla luce di quanto successo in passato certe dichiarazioni non si devono fare. Non si possono fare. Pena l’aumento di questa aria irrespirabile che trasforma ogni giorno il campanilismo calcistico in una sorta di guerriglia civile. Senza esagerazioni.
Daniela Russo