Paura per l’attaccante del Santos, Robinho. Sequestrati in Brasile cinque suoi familiari

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Ore di angoscia per l’ex attaccante del Milan, Robinho a causa del coinvolgimento di alcuni suoi familiari in una rapina sfociata poi in sequestro. Nella mattinata del 17 giugno, infatti, un uomo armato si è introdotto in una villa di Sao Vicente, a 100 chilometri da San Paolo in Brasile, sequestrando cinque persone, tra cui due donne e tre uomini, che sono imparentate con il giocatore del Santos.

Dalle dichiarazioni rilasciate dalla polizia brasiliana, sembrerebbe che il malvivente, Isaque Ferreira Gomes, 27 anni e già ricercato per furto, volesse solamente compiere una rapina, ma vedendo rientrare in casa i parenti di Robinho e preso dal panico, ha tenuto le cinque persone in ostaggio per un’ora e mezza. Il tempestivo intervento della polizia ha impedito che la rapina potesse finire in tragedia in quanto gli agenti sono riusciti a convincere l’uomo ad arrendersi. Il sequestratore è stato subito arrestato insieme alla fidanzata, Jacqueline Campos Nascimento, 21 anni, che faceva da palo all’esterno della villa. I familiari del calciatore, tra cui la zia materna e suo marito, sono stati liberati e stanno bene ma non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione alla stampa.

Non è la prima volta comunque che dei parenti del calciatore vengono coinvolti in un caso di rapimento. Infatti, nel 2004, la madre dell’attaccante, Marina da Silva Souza, venne sequestrata per più di un mese. Il fatto avvenne il 6 novembre, quando la donna venne rapita durante una grigliata con degli amici in una casa di Praia Grande. Anche in quell’occasione però le cose si sistemarono per il meglio perché Marina venne rilasciata il 12 dicembre a seguito del pagamento di un riscatto.

Robinho, attualmente impegnato in Cile con la nazionale brasiliana per la Copa América, non ha voluto commentare l’accaduto.

Chiara Ciripicchio