Nel bel mezzo della quarantena da Covid, Alex Del Piero e Paulo Dybala decidono di rompere la monotonia concedendosi – ma soprattutto concedendoci – una diretta su Instagram.
Dopo l’annuncio di ieri, i due numeri 10 bianconeri – quello di ieri e quello di oggi – si trovano via video per intrattenere il loro vasto seguito di ammiratori, soprattutto quelli che vedono nell’argentino il diretto erede di Alex come bandiera e come ( futuro) Capitano.
È Dybala – vivace e in salute nonostante il lungo periodo di positività al Coronavirus – ad aprire le danze del dialogo, che inizialmente spazia sul tema virus. Paulo narra la sua esperienza vissuta, Alessandro spiega come intrattiene i propri figli in casa.
Il discorso si sposta poi sul calcio. Dalla famosa sfida di punizioni in sospeso da molto tempo tra i due, a quanto sia cambiato il gioco da quando Del Piero non gioca più, alla nostalgia per lo spogliatoio che, confessa Dybala, è la cosa che più manca in questo periodo lontano dal campo.
Qui la diretta assume i connotati di uno scambio tra due persone che – malgrado la differenza di età e la distanza – parlano decisamente lo stesso linguaggio.
Ogni aneddoto, ogni episodio lascia trasparire l’affinità oramai palese tra i due, un legame che si percepisce cresciuto nel tempo, alimentato da contatti continui anche se mai sbandierati ai quattro venti.
In alcuni momenti sembrano due fratelli e nemmeno si avvertono i 19 anni di differenza che li separano.
Si vedono solo due appassionati esponenti della stessa arte che si divertono a condividere con noi i loro piccoli segreti o provano a spiegare come la loro straordinaria intelligenza calcistica abbia permesso loro di segnare reti meravigliose, come quella di Del Piero alla Fiorentina – il gol più bello per Paulo – o quella di Dybala all’Inter – il più bello per Alex.
Sentiamo Del Piero parlare giustamente con orgoglio della standing ovation al Bernabeu, e altrettanto giustamente Dybala dire che, tra il Boca e il River, la sua squadra del cuore resta sempre quella dell’Instituto di Cordoba.
Vediamo il sorriso con cui Paulo dice a Alessandro: “A me piace ascoltarti” e siamo d’accordo con lui, perché in fondo assimilare l’esperienza di un campione diventa un altra arma nell’arsenale.
Sulla scia del loro chiacchierare il tempo scorre veloce e arriva il momento dei saluti. “In cinquantamila collegati, abbiamo riempito uno stadio”, ci dice Paulo sul finire.
A volte basta veramente così poco per allietare una quarantena: due 10, tanto talento, tante affinità elettive.
Grazie Capitani.
Daniela Russo