È Paulo Dybala il protagonista assoluto di questo agosto bianconero.
Un protagonista che non ci si immaginava.
Contro ogni critica, contro ogni pronostico, il giovane argentino si è ritrovato al centro di una manifestazione di affetto, di gratitudine che forse ha superato, oltre alle nostre, le sue stesse aspettative.
Mentre la Juventus cercava di cederlo a Manchester e – in maniera concitata e rocambolesca – al Tottenham, il popolo della Vecchia Signora si è compattato e ribellato a questo fulmine a ciel sereno, cui il numero 10 è andato incontro resistendo strenuamente senza mollare.
Paulo non vuole partire e i tifosi non vogliono lasciarlo andare.
Il suo nome è stato di tendenza su Twitter per giorni e giorni, l’ hashtag #Dybalanonsitocca è passato ovunque, così come una petizione che ne chiedeva la permanenza a Torino. La folla che lo ha accolto il 5 agosto, il giorno delle sue visite mediche al J Medical, è quella delle grandi occasioni.
Paulo Dybala ha stretto i denti, nutrendosi dell’amore che lo ha accompagnato costantemente in tutti questi quindici giorni, approvando personalmente post a lui dedicati sui social.
Bersaglio di durissime critiche nell’arco degli ultimi dodici mesi, si è trovato invece sostenuto, desiderato e voluto. In famiglia.
Così è per lui la Juventus: famiglia.
Una chiara emoticon accanto ai colori bianconeri. Una casa.
Il 14 agosto è lui il beniamino a Villar Perosa. Lo acclamano, gli si stringono intorno, lo incoraggiano: il giocatore saluta ripetutamente. Gli occhi sono un po’ più vivi, certo non cupi come al rientro dalle vacanze, quando gli è stato comunicato di non rientrare più nei piani della squadra. Gioca, segna, la gente lo sommerge, i compagni – uno a caso, Costa – lo elogiano.
E finalmente sul suo viso compaiono sorrisi rilassati.
“Paulo, resta!”
Per alcuni il calore, la fiducia fanno miracoli. Sono armi che funzionano assai più delle parole aspre o dell’esclusione.
Paratici descrive il mercato della Juventus come un continuo divenire, nel quale Paulo ancora rientra malgrado tutto. Non sappiamo bene cosa sia successo in quella mezz’ora con gli Spurs, quando improvvisamente dalla Continassa hanno bloccato tutto. Questa estate potrebbe essere ricordata, alla Juventus, come quella del ‘caso Dybala’.
Questa finestra di calciomercato prevede ancora due lunghe settimane. Fino a oggi Joya e la sua resilienza – sua, e della piazza bianconera – hanno avuto la meglio. Non ci è dato sapere cosa sarà domani.
Neanche eventuali parole di Maurizio Sarri – che di sicuro lo apprezza – scacciano i fantasmi della partenza.
Una cosa è certa: tutti abbiamo potuto vedere quanto amore c’è per il numero 10 della Juventus. Un amore conquistato da Paulo Dybala in quattro anni, con 78 reti, 26 assist, con dispense di puro talento. Con la gentilezza, con quel fare discreto da ragazzo della porta accanto che fa sempre effetto perché sa di antico, di qualcosa che nel tempo é andato quasi del tutto perduto.
Un amore che fino a oggi ha vinto.
Perché alla fine l’amore vince sempre.
Tranne – forse – che nei freddi cuori della dirigenza bianconera.
Daniela Russo