Mancano poche ore al debutto del Milan nell’International Champions Cup 2019, nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 luglio il club rossonero affronterà il BayernMonaco, primo importante test della stagione 2019-2020.
Tra i giocatori che scenderanno in campo questa notte, gli occhi saranno tutti puntati su lui, su “Pokemon” al centro delle voci di una sua possibile cessione, che vivrà la sfida con il Bayern come un flashback: un ritorno al passato, a due stagioni fa, quando grazie alla sua doppietta si fece conoscere al grande pubblico.
Chi è Patrick Cutrone?
Centravanti, classe 1988, all’età di otto anni viene tesserato dal Milan e da quel giorno fino ad oggi ha sempre vestito i colori rossoneri.
OFFUSCATO DA PIATEK – In questi ultimi due anni, da quando cioè è stato inserito stabilmente in prima squadra, ha iniziato a segnare con discreta continuità nonostante la presenza al suo fianco di nomi quali Kalinic e soprattutto Higuain.
È l’arrivo di Piatek ad offuscare il giovane centravanti rossonero nella seconda parte dell’ultimo campionato, da quel giorno infatti Cutrone è stato relegato in panchina.
CORREA-CUTRONE – la domanda sorge spontanea: al Milan conviene venderlo o no?
Forse, istintivamente, la risposta da dare sarebbe si è meglio venderlo facendo così cassa, considerando anche l’acquisto, quasi fatto, di Correa preso dall’Atletico Madrid a 40 milioni di euro più 10 milioni di bonus (più ulteriori sette di difficile raggiungimento) e non a 55 milioni di euro come inizialmente voleva il club spagnolo.
L’operazione di mercato si starebbe concretizzando grazie a Mendes, lo sblocca-mercato del Milan. Procuratore di Correa e di Andrè Silva ha piazzato quest’ultimo al Monaco per una cifra vicino ai 30 milioni di euro ed è riuscito a limare di 15 milioni di euro, di base, la cifra per l’acquisto di Correa da parte dei rossoneri.
Chi sicuramente risentirà del nuovo colpo di mercato è Patrck Cutrone a cui sempre “il giocoliere spagnolo” sembrerebbe già aver trovato sistemazione nel Wolverhampton.
Ma perché privarsi di due giocatori e in particolare di Cutrone, la quale cessione servirebbe per finanziare sostanzialmente quei 20-25 milioni sborsati dal Milan per l’acquisto del colchonero (un calciatore che è stato più in panchina che in campo. Inizialmente ombra di Griezmann -giocatore tra i 5 più forti al mondo- e fino a due stagioni fermato a causa di un’operazione al cuore per un tumore benigno. Ha collezionato solo 5 gol, di fatto quindi il suo talento sul campo non è esploso divenendo così una speranza per il Milan).
È il rapporto qualità – prezzo a essere sproporzionato.
IL CALCIO ITALIANO AGLI ITALIANI – Si parla tanto di investire sui giovani talenti del calcio italiano,; ci si lamenta perchè non ci sono più “i calciatori bandiera” ma poi di fatto è sempre la solita storia: alla prima occasione attira di più un calciatore straniero che non uno italiano.
Appena possibile i club sono pronti a cedere i propri calciatori italiani, magari cresciuti in quella squadra fin da piccoli, come nel caso di Cutrone, ventunenne tesserato da 13 anni nel club rossonero, finora il più giovane calciatore italiano ad aver segnato nelle coppe europee 10 gol.
Questo sistema non fa bene né al calcio italiano nè alla Nazionale italiana di calcio. La situazione dei vivai giovanili italiani è vergognosa, siamo gli ultimi in Europa ma di ciò i club sembrano disinteressarsi.
Chissà che stanotte uno dei club italiani più titolati non possa cambiare idea rivedendo in campo “quello stesso Cutrone” che due anni fa fece pensare al mondo calcistico che forse stava nascendo una nuova promessa del calcio rossonero.
Ylenia Micalizzi