Non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni e Pasquale Mazzocchi è uno di quelli che ce l’ha fatta. L’esterno della Salernitana a 27 anni ha ricevuto la sua prima convocazione con la maglia della Nazionale ed ora è pronto a vivere il suo sogno.
La storia di Mazzocchi dà speranza o quantomeno sfata per un attimo l’amara consapevolezza che a volte i sogni debbano restare per sempre chiusi in quel cassetto. Vissuto in un quartiere difficile di Napoli, dove perdersi è all’ordine del giorno, il ragazzo è stato letteralmente salvato dal calcio e ancor prima dalla sua famiglia.
Quando il percorso sembra partire in salita, è proprio lì che bisogna saper scegliere: provarci mettendo in campo tutto oppure arrendersi. Nascere in una famiglia numerosa spesso porta a compiere dei sacrifici, questo Mazzocchi lo sa e difatti già molto giovane decide di andare via di casa per inseguire la sua unica grande passione: il calcio.
Tanta gavetta e tanto sudore, dal settore giovanile, alla Serie C con il Bellaria, passando per il Pro Piacenza, il Rimini e il Parma che allora invece militava in Serie D. “ La gente pensa che la vita del calciatore sia bellissima, ma non sa quanti sacrifici si debbano fare per arrivare in Serie A. E in molti nonostante i sacrifici non ce la fanno. Io stesso ho avuto tantissimi momenti di sconforto, sono stato più volte sul punto di mollare tutto”.
Così dichiara ai microfoni di FanPage.it. Un ragazzo che per dare una mano alla famiglia a pagare la scuola calcio e gli scarpini, lavora come fruttivendolo. Un ragazzo che stravolge la sua vita in funzione della sua passione. Uno a cui il coraggio di certo non manca; la vita l’ha messo decisamente a dura prova ma Mazzocchi si è sempre fatto trovare pronto.
Come in campo dove dà tutto in qualità di terzino, all’occorrenza anche di spinta. L’esordio in serie A con il Venezia segna un altro importante traguardo nella vita professionale del calciatore. Ma sarà con il trasferimento alla Salernitana che Mazzocchi tirerà fuori tutte le sue qualità.
Il ragazzo lì trova un secondo padre, Davide Nicola “sempre al massimo” e sempre pronto a spronare i suoi a giocare la partita della vita. Mazzocchi è fautore insieme ai suoi compagni della storica salvezza del club granata, nonché di ottime prestazioni anche in questo inizio campionato. Un gol e un assist messi a segno finora.
Tutto questo gli vale la convocazione in azzurro di Roberto Mancini che si dimostra curioso di vedere più da vicino le qualità del giovane napoletano. L’Italia ha bisogno di ritrovarsi e nuovi e giovani innesti possono solo che far bene.
La maglia Azzurra è una maglia pesante che si fa portatrice di valori importanti e che rappresenta una nazione intera pregi e difetti. Per questo è giusto che il suo antico prestigio non vada mai perduto e che sia indossata da uomini ancor prima che da calciatori.
Pasquale Mazzocchi pur non essendo sceso in campo nella sfida contro l’Inghilterra vinta per 1-0 grazie al gol di Giacomo Raspadori, se la merita quella maglia. Non solo per le sue qualità tecniche, ma anche per i valori di cui si fa portatore e che possono essere dà esempio per tutti quelli come lui che non hanno paura di sognare in grande.
Ci auguriamo di vederlo in campo nella prossima sfida contro l’Ungheria e gioire sempre dello sport che gli ha dato la vita.