Il protagonista della grande cavalcata, Roberto D’Aversa, torna in quel di Parma.
È stato richiamato a tirare fuori i suoi ragazzi da una situazione diventata oramai pericolosa ed imbarazzante.
Sì proprio lui, Roberto D’Aversa, che l’anno scorso era riuscito nell’impresa di far risalire il Parma nelle parti alte della classifica e chiudere il campionato undicesimo, dopo soli 5 anni dal fallimento.
Sinceramente il suo allontanamento, con conseguente scelta di affidare la squadra da Liverani è stata una mossa poco capita, uno shock per molti.
Forse lo strappo con Gervinho a gennaio 2020 aveva sicuramente provocato un’incrinatura tra società e mister che a giugno aveva salutato i ragazzi lasciando il posto a Fabio Liverani.
Quest’ultimo però non ha saputo valorizzare al meglio le potenzialità dei giocatori ottenendo davvero pochi risultati positivi.
Nell’ultimo mese e mezzo la squadra ha realizzato dodici punti e cinque sconfitte consecutive, il gol in casa manca da ormai ottanta giorni: questi alcuni dei numeri del Parma, che certificano il penultimo posto in classifica e che sono costati la panchina a Liverani.
In panchina adesso è tornato d’Aversa, e l’aria a Parma sembra cambiata.
Certo, siamo ancora lontani dalle sinfonie di Verdi, ma almeno contro la Lazio si è vista più convinzione e pericolosità.
Al mister si chiede di salvare il Parma dalla serie B ed il tecnico in conferenza stampa è stato molto chiaro:
“Da solo non basto, se chiediamo tanto a questi ragazzi, li mettiamo solamente in difficoltà. Il campionato italiano è molto difficile, ci vuole del tempo per far crescere e ambientare i nuovi. Ci deve essere un mix, presidente e ds sanno ciò che ci vuole. Il ritorno di D’Aversa non basta al raggiungimento dell’obiettivo, un po’ tutti dobbiamo dare qualcosa in più: parlo in generale”,
ha detto.
Per salvare il Parma servirà un gruppo unito e convinto, e servirà anche qualche pedina dal mercato per aggiustare una rosa giovane che vede alcuni interpreti ancora non pronti.
Ed ecco che dal mercato potrebbero arrivare giocatori più esperti, con un buon passato in Serie A, in modo da rendere la squadra più competitiva per il presente e aiutare i tanti giovani a crescere e adattarsi senza troppe pressioni al nostro campionato.
La classifica è ancora corta e seppur negativa al momento nulla pare impossibile.
Il Parma ha tutte le carte in regola per salvarsi, e le ha soprattutto per l’uomo che siede in panchina, che a Parma ha sempre raggiunto l’obiettivo prefissato: la Salvezza.
Ilaria Iannì