Parma, un mercato per evitare la Serie B
Il Parma è stato senza alcun dubbio il protagonista del mercato di gennaio per numero di entrate. La società – in forte difficoltà – ha pensato a dei rinforzi per evitare la discesa in B, a oggi più concreta che mai.
Alla corte dei Ducati sono arrivati il difensore Mattia Bani dal Genoa e il giovane talento Zirkzee dal Bayern Monaco.
La società parmense ha raggiunto anche l’intesa per Graziano Pellè che torna in Italia dopo la faraonica esperienza in Cina. Essendo svincolato, l’ex Nazionale ha firmato a chiusura del mercato italiano dopo aver svolto le visite mediche di rito.
Anche Andrea Conti (dal Milan), Zagaritis (Panathinaikos) e Man (Steaua Bucarest) si aggiungono alla lista degli acquisti di Gennaio.
Sul fronte uscite, invece, non si è mosso quasi nulla: si pensava all’addio di Inglese oppure a quello di Cornelius (su cui avevano messo gli occhi le tedesche Mainz e Schalke 04). La cessione di Sprocati al Frosinone è sfumata nelle ultime ore, così come quella di Bruno Alves, sempre in odore di un ritorno in Portogallo.
D’Aversa potrà contare ora su di una grande abbondanza in attacco dove a Cornelius e Inglese si aggiungono Zirkzee e Pellè. Così come dispone di almeno due giocatori per ruolo. Il modulo è un 4-3-3, anche se non è da escludere una rivoluzione tattica in difesa nelle prossime partite.
Nella conferenza stampa del 3 Febbraio, il vice direttore sportivo Alessandro Lucarelli sui nuovi acquisti ha dichiarato:
“Sono ragazzi che conoscono il campionato, pronti, che sicuramente alzano il livello della retroguardia e ci auguriamo possano restare con noi anche nei prossimi anni”.
E a chi gli chiede se questa del Parma è l’impresa più difficile da affrontare, risponde:
“E’ alla portata, siamo a due punti dalla salvezza e c’è tutto un girone da giocare. Anche chi ci sta davanti se la dovrà vedere con noi, quest’anno è un campionato difficilissimo, chi si può sentire tranquillo può soffrire, noi dobbiamo fare il nostro percorso: testa bassa e lavorare, seguire il mister che ha quel senso di appartenenza che serve alla squadra per salvarsi. Peccato non ci sia il pubblico, ne avremmo bisogno. Rimbocchiamoci le maniche e pensiamo a dare il massimo, senza negatività”.
Riusciranno quindi la mentalità di d’Aversa e i nuovi innesti a fare uscire il Parma dalla parte bassa della classifica?
L’augurio è di ripetere quella miracolosa rimonta del 2007 guidata da Pepito Rossi e Ranieri.
Ilaria Iannì