Nella giornata di ieri si è svolta la presentazione di alcuni nuovi innesti crociati: Bruno Alves, Roberto Inglese e Francisco Sierralta, ma a margine è intervenuto anche Daniele Faggiano, Direttore Sportivo del Parma Calcio, per spiegare la situazione della lista.
“Le liste comprendono 17 calciatori over, 4 cresciuti nel settore giovanile in Italia e 4 cresciuti nel settore giovanile del club. I giovani, dal 1996 in su, che non occupano posti, e poi quelli bandiera. Abbiamo un piccolo problema, non nostro: Gazzola lo scorso anno era considerato un calciatore bandiera. Le regole sono le stesse perché fa tutto capo alla FIGC. Se quest’anno fosse stato tesserato Lucarelli, così non sarebbe più stato un calciatore bandiera. Abbiamo fatto delle richieste sin dal primo giorno ma non abbiamo ricevuto risposte. Di certo c’è che se erano considerati ”bandiera” lo scorso anno, possono esserlo anche quest’anno. A questo si aggiunge anche qualche infortunato, da capire se di lungo corso o a breve durata. Se tutti fossero stati bene, non avremmo preso altri calciatori sul mercato. In ogni caso aspettiamo una risposta, poi vedremo il da farsi”.
Inoltre svela qualche retroscena della trattative proprio di questi nuovi innesti: “Le trattative sono tutte state complicate e difficili, l’importante è stato averle portate in porto con tanti sacrifici. Da Bruno Alves, che era cercato da diverse squadre italiane, a Roberto Inglese, che era ambito da tante squadre, per finire con Sierralta che l’Udinese lo voleva indietro per darlo ad un’altra squadra. Io sono orgoglioso del fatto che loro indossino la maglia del Parma. Bruno Alves non ha bisogno di presentazioni. E’ stato uno primi acquisti del nuovo Parma, è un punto fondamentale della squadra, ci tenevo tanto a portarlo qui e lo seguivo già da tempo. Sono felicissimo. Dopo l’addio al calcio di Lucarelli ci serviva un calciatore ed un uomo con le sue doti, umane e professionali”.
A prendere la parola è stato Bruno Alves, neo acquisto e Capitano: “Sono stato uno dei primi ad arrivare, nonostante il processo, ma per me la cosa più importante era la possibilità di giocare per questa squadra e portare qui la mia esperienza a prescindere da dove giocasse il club. La mia mentalità prevede di dare una mano alla squadra e avere influenza sui più giovani per vederli migliorare, così come lavorare per raggiungere gli obiettivi che siamo prefissati“.
“Giocare contro Cristiano Ronaldo? Abbiamo un’altra partita molto importante alla quale pensare ora, contro la Spal, avremo tempo per parlare della gara che ci vedrà impegnati contro la Juventus. La salvezza? Certo, ci credo. Per quello che ho visto fino ad ora siamo una buona squadra, con esperienza e carattere, daremo tutto per ottenere punti e salvarci, possiamo farcela. Il primo impatto con il Tardini? La prima gara è sempre speciale, così come lo è stato domenica in uno stadio con molta storia. Credo che la squadra abbia giocato bene, avremmo meritato di vincere, ma abbiamo ottenuto un punto ed è sempre positivo. Dobbiamo lavorare ancora, per ottenere migliori risultati in futuro”.
Dopo il debutto con gol alla prima di campionato, anche l’attaccante Roberto Inglese si è presentato alla stampa: “Le mie caratteristiche? Mi piace muovermi, non rimanere statico in campo, voglio dare una mano ai miei compagni, l’importante è che quando arriviamo in avanti poi cerchiamo di essere cinici, come già domenica scorsa. Quando il Direttore mi ha chiamato non ho avuto dubbi ad accettare la proposta anche perché Parma la conosciamo tutti, è una squadra di storia e di tradizione, per me è un onore vestire questa maglia. A Napoli ho vissuto un bel periodo, ho visto calcio totalmente diverso, ma come ho detto fino a maggio sudavo e correvo per difendere la maglia, il mio habitat è quello di un calcio “sporco” dove c’è da lottare come quello di Parma. Sono contento di averne sposato la causa, è quello che volevo: essere protagonista e fare quel che so fare, cioè correre. Mi sento un calciatore normale, ho fatto bene in Serie A in tre anni ma devo dimostrare tanto, sono contento di poterlo fare qui a Parma, poi vedremo in futuro. Ogni anno non mi sono mai prefissato obiettivi in termini di gol, spero di fare gol importanti per la salvezza, l’importante è a maggio festeggiare tutti insieme”.
Infine, prende la parola Sierralta, ritorno in prestito al Parma: “Sono molto felice di essere tornato qui, lo scorso anno ho avuto l’onore di allenarmi ed apprendere da Lucarelli. Quest’anno c’è un campione come Bruno Alves, che ha esperienza. Sono molto contento e sono certo di poter apprendere tanto da lui. Sono convinto che abbiamo una rosa importante per raggiungere la salvezza. Io sono un calciatore che ogni giorno si allena al massimo, voglio farmi trovare pronto sempre. Mi alleno duramente, sempre con l’obiettivo di crescere. Avere in spogliatoio un calciatore importante come Bruno Alves può soltanto aiutarmi. Ma il collettivo è sempre più importante del singolo”.
Aurora Levati