Dopo la convocazione di Yves Baraye a Udine, i “Boys 1977” hanno pubblicato un comunicato sul proprio sito ufficiale in cui chiedevano alla società di farlo giocare prima della sua partenza. Sui social sono diventati virali gli hashtag “#1minutoperBaraye” e “#giveaYvesachance“.
Nella consueta conferenza stampa pre-partita anche Mister D’Aversa ha voluto esprimersi sul “caso Baraye”:
“Baraye? I tifosi sono liberi di sognare ed è giusto che lo facciano. L’allenatore in questo momento ha un compito che è quello di pensare alla squadra, nonché al raggiungimento di un obiettivo che è stato prefissato dalla società. In questo momento l’obiettivo primario è di pensare alla partita, poi se ci sarà spazio per il singolo penso anche a questo, come già successo: l’ho portato a Udine perchè ha fatto un percorso importante qui già prima che arrivassi io vincendo tre campionati, e lì dove ho la possibilità di accontentare un ragazzo che è stato molto importante per questa cavalcata lo farò, ma in questo momento l’obiettivo è di fare punti contro la Spal e di valutare il campo.”
Ieri pomeriggio si è giocata Parma-Spal. Nel primo tempo, il Parma si rende pericoloso più volte e passa in vantaggio dagli undici metri con “Bobby English”.
Al rientro in campo, la Curva Nord ha esposto questi striscioni per ringraziare l’ultimo protagonista della meravigliosa cavalcata dalla D alla A.
A inizio ripresa, è lo stesso Inglese che firma il raddoppio. Qualcosa inizia ad andare storto e la Spal non trova solo il pareggio, ma vince al “Tardini” in soli 17′. Valoti, Petagna e Fares regalano tre punti importantissimi al club biancoazzurro.
A cinque minuti dalla fine, il tecnico pescarese ha ancora due cambi. Ma, preferisce inserire Siligardi e Munari.
E così il lieto fine che tutti speravamo non c’è stato.
Baraye non gioca neanche un minuto…
“Dammi solo un minuto, un soffio di fiato, un attimo ancora.
Stare insieme è finito, lo abbiamo capito, ma dirselo è dura.
È stato un bel tempo il mio tempo con te.”
dicevano i “Pooh” ed è proprio quel minuto che volevano i tifosi gialloblu per salutarlo e dirgli che “stare insieme è finito, ma dirselo è dura”.
Al termine della partita, i supporters lo hanno chiamato sotto la Curva per salutarlo l’ultima volta. E lo hanno fatto lanciandogli quel famoso passamontagna gialloblu, che indossò quel 14 Febbraio in occasione di Parma-Ribelle e che gli costò l’espulsione, causa somma di ammonizioni.
Aurora Levati