L’Inter sta dimostrando di vivere, in questa stagione, un paradosso non da poco: la mentalità che sembrava essere ritrovata, è svanita già contro la Juventus.
“Inter, che succede?” Verrebbe da chiedersi. La stagione è partita fin da subito in modo altalenante, già con una gara come la prima contro il Lecce che non ha convinto fino in fondo. E con tutti gli scontri diretti, giocati fin qui in Serie A, che si sono rivelati tutti dei piccoli (ma neanche tanto piccoli) fallimenti.
Lazio, Milan, Roma, Juventus: hanno significato sconfitte. Sconfitte che, a livello di classifica, pesano e non poco.
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E paradossale, a questo punto, risulta essere una questione in particolare: l’Inter ha, infatti, avuto la meglio in un girone di ferro come quello del Gruppo C in Champions League. E poi ha sempre fatto il passo falso, da dover evitare in quei momenti più decisivi per questa prima parte di stagione, in campionato.
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Viene spontaneo perciò chiedersi, come questa stessa squadra possa aver avuto la meglio a San Siro contro il Barcellona e contro lo stesso club rischiato di vincere in un Camp Nou stracolmo di tifosi blaugrana. E poi sia caduta all’Allianz Stadium di Torino, contro una Juventus non al 100% della condizione mentale e con molti assenti illustri.
I bianconeri hanno fatto la propria gara, arrivando a meritare di vincerla, e i nerazzurri hanno sprecato. Pensando forse di avere ancora il tempo di portarla a casa, ma finendo per salutare tre punti importanti e scalando al settimo posto in classifica. Con 25 punti complessivi.
Quel gruppo che sembrava essere ritrovato si è quindi di nuovo smarrito, non potendo fare affidamento sulle sue colonne portanti, come Barella, Lautaro Martinez, Dzeko. E non solamente. Perché in pochi hanno mostrato la giusta mentalità.
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Tra Bologna e Atalanta, prima della sosta, conoscendo anche la propria avversaria agli ottavi di Champions League: il cammino del’Inter
Per la pausa dei Mondiali di Qatar2022 manca davvero poco, esattamente un turno infrasettimanale e un ultimo weekend di Serie A. Poi si tornerà in campo a gennaio, come se tutto ripartisse da zero. Da capo.
L’Inter non può dunque permettersi passi falsi, ancora. Nel mirino c’è il Bologna a San Siro. E dopodiché l’Atalanta, al Gewiss Stadium. Gare, specie quest’ultima, tutt’altro che semplici e scontate.
Poi a febbraio sarà di nuovo Champions League, dove il destino sarà incrociato con il Porto. Una gara di andata e una gara di ritorno, per cercare di strappare un’ulteriore qualificazione alla fase successiva.
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A tal proposito, allora, queste sono state le parole rivelate da Simone Inzaghi: “Per il secondo anno di fila giocheremo gli ottavi di finale: finalmente l’Inter è tornata ad affrontare partite così importanti in Europa con continuità. Saranno due gare bellissime, in due stadi pieni e davanti a un pubblico speciale, degno di una competizione così importante“.
“Rispettiamo il Porto – ha aggiunto il tecnico nerazzurro. Il nostro obiettivo è quello di passare il turno e di regalare un sogno ai nostri tifosi: quello di disputare i quarti di Champions League dopo tanto tempo“.
“Non sarà per niente facile, dovremo lavorare per farci trovare pronti a una doppia sfida dove i dettagli faranno la differenza. Saranno due sfide bellissime, ci faremo trovare pronti“, ha concluso. Perché farsi trovare pronti, ora, è un dovere per i sostenitori di un’intera squadra.
Alessia Gentile