Atalanta e Papu Gomez ai titoli di coda. Finisce, e non bene, il matrimonio tra la Dea e l’argentino. Il 32enne, dopo aver rotto con il tecnico Gasperini, vive da separato in casa e un suo addio nella finestra invernale di mercato appare ormai scontato. Molte le squadre interessate al capitano nerazzurro sia dall’estero che dall’Italia. E, tra le società della Serie A, l’acerrima rivale dei bergamaschi sembra essere quella in vantaggio. L’Inter, infatti, sarebbe sempre più vicina al Papu Gomez.
Sì, la Beneamata pensa a un’operazione a costo praticamente zero, ma la Dea non ha intenzione di fare sconti e sembrerebbe che la cifra richiesta dai Percassi si aggirerebbe sui 10milioni di euro. L’argentino andrebbe a colmare il vuoto che lascerà Christian Eriksen quando dirà addio a Conte e Milano, ma non solo. Il Corriere di Bergamo indica il club meneghino come l’unica opzione credibile e percorribile per il futuro del trequartista argentino: eviterebbe così trasferimenti a tutta la famiglia e riuscirebbe a controllare senza problemi gli investimenti fatti a Bergamo.
Il possibile matrimonio tra il Papu Gomez e l’Inter divide però i tifosi, sia da una parte che dall’altra. A Milano non convince il fattore età, e la paura è quella che il Papu non riesca a giocare agli stessi livelli anche lontano da Bergamo. Non va poi dimenticata la rivalità tra le due tifoserie.
In comune infatti hanno solo i colori, per il resto ci sono solo contrasti. Una rivalità storica che scoppia in occasione di un match tra i due club nel 1972. Da quel giorno Atalanta-Inter non è più una gara come le altre. Un gruppo di tifosi della Dea aggredisce i giocatori della Beneamata all’uscita dal parcheggio. L’auto di Mario Corso viene quasi capovolta. Qualcuno ammacca l’auto di Roberto Boninsegna, che scende dall’auto e reagisce da solo contro tutti.
Da quel match, scontri, arresti e denunce, ma anche il furto dello striscione dei Boys, ultras interisti, esposto come cimelio da guerra dagli atalantini nel 1979, fino ad arrivare al folle gesto datato 6 maggio 2001. La Dea di Vavassori affronta l’Inter di Tardelli a San Siro. Un 3-0 per i milanesi, con doppietta di Bobo Vieri, che passa in secondo piano per quanto accaduto sugli spalti. Il Booster di un tifoso di Seriate viene rubato e trasportato fino al secondo anello come trofeo. Gli ultras lo fanno poi rotolare giù per le gradinate.
Una guerra continua, che continua tutt’oggi. Il possibile passaggio del Papu dalle fila nerazzurre bergamasche a quelle dei nerazzurri milanesi non sarebbe dunque un semplice trasferimento, ma molto di più. Il classico matrimonio che non s’ha da fare. Ma il calcio, si sa, è pieno di divorzi e tradimenti e il Papu Gomez non sarebbe di certo il primo.
Alessandra Cangialosi