Home Calcio Italiano Serie B Palermo, nel caos generale i calciatori fanno sentire la loro voce

Palermo, nel caos generale i calciatori fanno sentire la loro voce

I calciatori del Palermo si mobilitano contro il club

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Continua il caos rosanero.

La mancata iscrizione del Palermo al campionato di Serie B e l’eventuale -probabile- spettro della Serie D ha gettato nello sconforto la città.
Sono giorni di parthos, accuse, speranze, bugie.

palermo tifoseria

Mentre si aspetta di capire che fine farà il Palermo i calciatori della squadra si mobilitano.

Con una nota diramata attraverso l’agenzia di stampa “ANSA”, hanno manifestato il loro stato d’animo e spiegato come agiranno in relazione al complicato momento che sta vivendo il club.

“Da oggi noi giocatori useremo ogni sede opportuna per tutelarci e per ricevere ciò che è nel nostro diritto, pronti a combattere per portare avanti anche una battaglia etica per cui tutte le persone che entrano nel mondo del calcio, non possano più permettersi di giocare con le vite di tante famiglie. Faremo in modo che Arkus Network e i soggetti ad essa legati non possano più in futuro avere la possibilità di far rivivere ciò che stiamo passando noi ad altre persone, che siano essi sportivi, vacanzieri o persone comuni.
A seguito degli eventi incresciosi e non edificanti posti in essere dalla proprietà e dai dirigenti del Palermo negli ultimi giorni, durante i quali si è illuso un’intera città, ferendo una splendida tifoseria e la passione che hanno i palermitani per la squadra della loro città, noi calciatori del Palermo vogliamo dimostrare la nostra vicinanza nei confronti di tutti i dipendenti che hanno dato l’anima per la propria squadra e che da oggi si ritrovano senza un lavoro. Dipendenti amministrativi, magazzinieri, giardinieri ed ogni persona che ha permesso al Palermo Calcio di esistere.
Nemmeno a noi giocatori è stato riconosciuto il diritto al lavoro, il pagamento dei nostri stipendi è saltato e i bonifici non sono mai arrivati. Il tutto corredato da conferenze stampa dove sono stati esibiti documenti che poi non hanno trovato riscontro nei fatti e durante le quali chi ha messo in piedi questa situazione ha perso definitivamente la propria credibilità. Due mesi di promesse mai mantenute e di obiettivi programmatici mai raggiunti.”
Accuse quelle dei giocatori del Palermo che da giorni sono a stretto contatto con l’Aic per valutare possibili azioni legali nel tentativo di avere saldate le mensilità di marzo, aprile e maggio. Stipendi che il club rosanero avrebbe dovuto versare per essere in regola in vista dell’iscrizione, ma i bonifici a quanto si evunce, non sono mai partiti.
Uno scenario che non lascia vedere alcuna luce fuori dal tunnel.
Il consiglio di amministrazione riunitosi ieri, con il solo presidente Albanese presente fisicamente in Sicilia, si è concluso senza avere alcuna evidenza dei pagamenti annunciati: «Non ci è stata fornita la verifica documentale dei versamenti necessari», ha ammesso Albanese al termine della riunione, che ha portato alla convocazione dei soci per il prossimo 5 luglio.
Nella stessa data, si terrà l’udienza per la richiesta di commissariamento del club avanzata dalla Procura federale, che ha portato alla nomina di un curatore speciale.

Quel giorno potrebbe essere la fine definitiva del Palermo.

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