Padova, a Foscarini il compito di accendere la scintilla

L'avvicendamento sulla panchina del Padova: esonerato Bisoli, tocca ora a Foscarini

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Solo qualche  giorno fa è stato annunciato l‘esonero di Bisoli dalla panchina biancorossa. In undici giornate ha conquistato una sola vittoria, cinque pareggi e cinque sconfitte. Con questi risultati, il Padova si trova non solo al quindicesimo posto in classifica, ma soprattutto in zona retrocessione.

Dopo un avvio promettente con quattro punti in sole due giornate, le cose sono precipitate.
Due sarebbero gli episodi che hanno compromesso definitivamente il dialogo fra allenatore e squadra.
Il primo episodio risalirebbe a giovedì 1 Novembre. Ci sono stati momenti di tensione in spogliatoio fra Giampiero Pinzi, uno dei giocatori più anziani e considerati, e i tecnici. Due giorni dopo, in occasione del derby con il Cittadella, Pinzi e Della Rocca sono finiti in tribuna. Decisione che per per Pinzi è sembrata conseguenza inevitabile di quanto successo. Il secondo episodio, invece, risalirebbe a lunedì pomeriggio: Simone Groppi, vice- allenatore, si sarebbe “beccato” ancora con Pinzi. Questa volta però il livello della discussione è salito e, davanti ai compagni sorpresi, sono intervenuti pure Bisoli e Chiodi – preparatore atletico – da una parte, Guidone e Della Rocca dall’altra. In questa occasione si è rischiato il contatto fisico, i contendenti sono stati separati. Il risultato? Il clima si è fatto elettrico prima dell’allenamento. Il presidente Bonetto e il d.g. Zamuner hanno avuto un lungo colloquio a bordo campo con lo stesso Pinzi, Trevisan e Pulzetti.
In questo quadro, la decisione della proprietà è stata inevitabile. Bisogna cambiare per riportare serenità all’interno della squadra: al suo posto Foscarini.

Ora ha l’arduo compito di ricostruire un gruppo, in parte sfaldato dopo gli ultimi risultati negativi.

Il nuovo allenatore è già  stato presentato “Questa mattina abbiamo deciso di cessare il rapporto di collaborazione con Bisoli. Riteniamo che Foscarini sia la persona adatta per portarci fuori da questa situazione”, ha detto il presidente Roberto Bonetto. Ha proseguito poi Giorgio Zamuner: “Siamo convinti che Foscarini possa risolvere questa situazione in cui ci troviamo e che non è quella che ci aspettavamo. Dispiace per com’è finita con Bisoli, ma non c’erano le condizioni per andare avanti. Infine ha preso la parola Foscarini.

” Ho visto qualche volta questa squadra giocare e sono convinto che possa fare di più – ha esordito – ci può essere qualche carenza, ma credo che si possa uscire da questa situazione. A volte bisogna far scoccare la scintilla. E’ una sfida molto intrigante, dopo Livorno ed Avellino. Il mio secondo sarà Alessandro Turone, Chiodi è stato con me a Rimini un anno, dobbiamo valutare in questi giorni se poter andare avanti in questo modo. Il contratto sarà fino a fine anno”. Poi il discorso si è spostato sulle questioni di campo: “Vorrei confermare la difesa a quattro, continueremo su questa strada. Credo che in questo momento i giocatori abbiano l’esigenza di avere qualche certezza sul modulo. Se posso cambiare il meno possibile lo farò per dare qualche certezza in più. Mi interessa conoscere i giocatori, non tanto le loro qualità quanto dal punto di vista umano abbiamo già parlato di mercato, non ho chiesto garanzie tecniche, in questo momento è lontanissimo. Vedremo cosa succederà. La rosa di 31 giocatori è troppo ampia, non è facile gestirla. Dovremo parlarne”.

“Giocatori contro l’allenatore? Non mi è sembrato che sia andata così, una squadra contro l’allenatore non gioca in quel modo. Qui c’è un ambiente molto polemico, particolare, bisogna remare tutti nella stessa direzione. Situazioni più stimolanti come questa rappresentano per me una nuova sfida, conclude Foscarini.

Aurora Levati