Secondo una classifica stilata dal Cies, in tutti i campionati si registra il boom di spettatori, tranne in Serie A
Secondo una recente indagine dell’osservatorio del Cies, basato sulle presenze negli stadi in 42 Paesi negli ultimi 15 anni, l’affluenza è aumentata quasi in tutti, tranne che in Italia dove la nostra Serie A sembra in declino con gli spettatori scesi dell’1%.
In Premier League sono aumentati del 6%, così come in Bundesliga (+11%) e in MLS (+34%).
In termini assoluti, è il campionato tedesco quello più seguito, davanti alla Premier e alla Liga.
1- BUNDESLIGA (Germania): 43.302
2- PREMIER LEAGUE (Inghilterra): 36.675
3- LIGA (Spagna): 27.381
4- LIGA (Messico): 25.582
5- SERIE A (Italia): 22.967
6- SUPER LEAGUE (Cina): 22.594
7- LIGUE 1 (Francia): 21.556
8- MAJOR LEAGUE (USA): 21.544
Le cause di un calo di spettatori nel calcio italiano sono molteplici.
Semplicisticamente si potrebbe immediatamente condannare la mancanza di competività e campionati definiti “scontati”.
Elementi che sicuramente non aiutano e che unite ad atri fattori determinano un allontanamento dagli spalti.
In calo anche l’affluenza negli stadi cadetti: il CIES ha registrato un -15% negli ultimi quindici anni per la Serie B che è passata dai 7.912 ai 6.708 spettatori di media all’anno.
3 principali concause
Impianti fatiscenti – tanti progetti, tante buone intenzioni, ma ad oggi solo poche società in Italia si sono realmente mosse investendo in stadi nuovi e più confortevoli.
Caro biglietti – nonostante gli stadi obsoleti il rapporto qualità-prezzo è improponibile e incide in maniera determinante sull’ allontanamento di spettatori.
Spezzatino – sempre più il campionato spezzatino è una realtà. Si è passati dalle cinque fasce orarie ad almeno otto, facendo perdere ai tifosi il riferimento domenicale da sempre legato al calcio.
E’ da più di vent’anni che la Serie A perde costantemente spettatori e, in concreto, sembra che pochi si interroghino e si preoccupino realmente del perchè.