Estate rovente e calciomercato in stallo per molti giocatori e società mentre manca sempre meno all’inizio delle ostilità

Alte temperature, quasi al limite della sopportazione, una stagione calcistica che è già ai nastri di partenza e un numero considerevole di giocatori che ancora non sono riusciti a trovare una collocazione.

Questo è il calciomercato 3.0, quello che termina quando la stagione è già bella e cominciata.

Separati in casa, parametri zero, bomber scontenti alla ricerca di nuovi lidi sui quali approdare, procuratori puntualmente travestiti da squali (manca giusto la suggestiva ed inquietante soundtrack a corredo).

Lo scenario è questo e non è per nulla incoraggiante, se guardiamo con attenzione alle date del calendario di agosto.

Se volessimo guardare in casa nostra, basterebbe citare i tre nomi più altisonanti che, da ormai mesi, occupano le pagine dei giornali e dei siti che si occupano di calciomercato: Osimhen, Chiesa e Koopmeiners (la Santa Trinità praticamente…!).

È da fine scorsa stagione che per il primo si prospettava una rumorosa partenza strappalacrime verso Parigi o la Premier League. E invece, a metà agosto, Victor è ancora bello appollaiato su Castel dell’Ovo, con la clausola dorata imposta dal Napoli, sul groppone.

Sempre più insistenti le voci da Londra sponda Chelsea con Lukaku in vetrina insieme alla migliore frutta di stagione, in attesa di sbarcare alla corte di Antonio Conte.

Federico Chiesa dovrebbe salutare la Juventus per… a saperlo!

L’attaccante ha ancora un anno di contratto con la Juventus e se venisse rispettato per la stagione 2024/2025, andrebbe via con l’etichetta PARAMETRO ZERO.

Roma in precedenza interessata a lui, come pure l’Inter ma evidentemente non quest’anno. Fatto sta che il giovane talento bianconero è ancora in stallo alla Continassa.

Ultimo ma non certo per importanza, l’olandese dell’Atalanta Koopmeiners, ecco qua, corteggiato proprio dalla Juventus che ancora non è riuscita a trovare la quadra con la società bergamasca.

Ah, quasi dimenticavamo che ci sarebbe da accusare altrove anche Arek Milik, sempre in partenza dalla Gare Juventus.

Insomma, a volerla dire tutta Cristiano Giuntoli molto probabilmente dovrà fare parecchi straordinari fino al 31 agosto.

Nel mezzo di questa simpatica quadriglia, ci sono i soliti conti delle società da far tornare, i procuratori che, tra improbabili dichiarazioni lanciate in altrettanto improbabili conferenze stampa, mea culpa, paroline, direbbe Totò “Sotto semaforo” ed altre entrate che sembrano uscite, non faranno esattamente gli straordinari da qui a fine mese.

Si trasfigureranno direttamente pur di portare a casa il miglior risultato possibile.

Perché tutte queste incertezze? Perché questo malcontento?

Perché quello che ancora oggi viene definito “Lo sport più bello del mondo” (beh, un’occhiata anche solo en passant alle discipline olimpiche, dopo la splendida edizione parigina, forse bisognerebbe darla!), pare essere solo uno spettatore di quel circo fatto di denaro e dintorni?

Al 31 agosto, come sempre, l’ardua sentenza.

Simona Cannaò