L’Inter rende omaggio a Javier Zanetti suo storico, ormai ex, capitano, mai più nessuno dopo di lui vestirà la maglia numero quattro. La cerimonia in suo onore ha avuto luogo ieri sera a San Siro in occasione di Match for Expo, la partita organizzata dall’associazione Zanetti and Friends in favore dei bambini meno fortunati. A partecipare alla festa molti campioni del passato tra cui non potevano mancare gli ex compagni Cambiasso, Stankovic, Mihajlovic, Vieri, Toldo, Figo e Crespo e l’ex allenatore Roberto Mancini, così come i milanisti Shevchenko, Boban, Albertini, Baresi, Cafù, Nesta e Seedorf insieme a Roberto Baggio, Matthaus, Berti e Puyol. Commuovente il saluto della Curva Nord nerazzurra, accompagnato da fumogeni e rulli di tamburo.
Atto dovuto quello dell’Inter per un grande campione e sopratutto grande uomo, numero quattro sulle spalle e numero uno nei cuori dei tifosi nerazzurri. In diciannove anni di onorata carriera con la maglia del Biscione, Zanna ha praticamente vinto tutto, sedici i trofei conquistati con l’Inter di cui quindici alzati al cielo con la fascia di capitano: Mondiale per Club, Champions League e Coppa Uefa, cinque Scudetti, quattro Coppa Italia ed altrettante Supercoppe. Giocatore con più presenza in maglia nerazzurra davanti a Beppe Bergomi, straniero con più presenze in Serie A e secondo giocatore con più presenze in assoluto alle spalle di un altra leggenda, questa volta del Milan, Paolo Maldini.
Javier come Paolo, icone di un calcio appena trascorso ma che sembra a volte troppo lontano, fatto di fedeltà ad una maglia, amore per lo sport e grande impegno. Zanetti capitano dell’Inter come Maldini del Milan. Milan che in occasione dell’addio del suo capitano al calcio giocato, il 24 Maggio 2009, aveva deciso di ritirare la storica maglia numero tre, Inter che non aveva fatto lo stesso per Javier l’8 Maggio 2014, ma che oggi non poteva certo esimersi dal fare altrettanto.
Cecilia Stuani