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Ogni angolo di Bergamo ha solo due colori: quelli della Dea

E' ora della finale di Coppa Italia: Bergamo è tutta tinta di nerazzurro ma anche a Roma non mancherà supporto per la Dea

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Repubblica

A Bergamo si respira solo aria nerazzurra, l’aria della Dea Atalanta.

La città è in fibrillazione per questo finale di stagione da sogno e diffonde un’atmosfera divenuta palpabile attraverso le iniziative che i cittadini hanno realizzato per esaltare, a partire da stasera con la Coppa Italia, le imprese della squadra di casa.

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Negozi, ristoranti, bar: ovunque ci sono i suoi colori, ovunque la si sente nominare, con affetto, ammirazione e – per gli avversari  – un pizzico di invidia.

Dopo la vittoria contro il Genoa di sabato, i bergamaschi hanno approfittato della domenica ‘libera’ per portarsi avanti con tutti gli allestimenti previsti per oggi, 15 maggio, giornata della finale di Coppa Italia a Roma contro la più esperta e navigata, ma già sconfitta di recente,  Lazio.

La pasticceria “Balzer”, in pieno centro, si è prodigata per  ornare le vetrine con produzioni artigianali rigorosamente nerazzurre e una sorpresa che al momento non ci è dato sapere: perché si sa che la scaramazia in caso di finale non può e non deve mancare. E nessun limite all’orario di chiusura.

In piazza Matteotti un maxi schermo che proietterà il macht che assegnerà la Tim Cup italiana.

Il personale di lavoro avrà divise speciali: il bar “Caravaggio” – a due passi dallo Store Atalanta – si è fatto preparare dei grembiuli blu con al centro lo stemma della Dea. Alla gelateria “In Galleria”, invece, hanno tagliato la testa al toro: oltre alla  cascata di palloncini nerazzurri e  la bandiera presso la cassa, il personale di servizio si presenterà  direttamente con la maglia degli orobici. Look totale e totalizzante, ma va benissimo così.

Infine l’opera d’arte, perché di questo si parla: lo splendido murale realizzato a tempo di record per iniziativa promossa dalla Lega – è stato infatti realizzato anche  a Roma per la Lazio – visibile sulla facciata dei Magazzini Generali. In primo piano in volto di Re Gasperini (alias Re Mida, sarebbe il caso di sottolinerare) con alle sue spalle Ilicic, Gomez e Zapata in piena esultanza.

Non manca poi qualche piccolo commerciante che ha deciso di dedicarsi anima e corpo all’ Atalanta scegliendo la chiusura per due giorni e definendo l’evento – con molta schiettezza – una ‘giusta causa’. Da notare la scritta, rigorosamente in tinta…

 

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Questo per chi, ovviamente, resterà a Bergamo. Non dimentichiamo però tutti coloro che, con straordinaria dedizione, affluiranno stasera all’Olimpico: si stima un pubblico nerazzurro sui 21.000 tifosi, tra abbonati e non, con circa 40 pulmann organizzati. Il ministro Salvini, per l’occasione, ha invitato le due tifoserie a essere esempio di correttezza e di sportività evitando qualsiasi problema per la strade di Roma. Legittima preoccupazione dovuta alla storica rivalità  tra le due tifoserie che  saranno con ogni probabilità supportate dalle loro gemellate, quella dell’Inter per la Lazio e quella dell’ Eintracht Francoforte per l’Atalanta. Già a dicembre  – al tempo  della gara di Europa League tra tedeschi e biancocelesti – ci furono diversi problemi.

Il direttore di gara per la partita che designerà la vincitrice della Coppa Italia è Luca Banti, che chiude molto probabilmente stasera la sua autorevole carriera di arbitro e la cui presenza non è solitamente favorevole ai biancocelesti: un ulteriore fattore che concorre a contribuire a una finale che, per tante sfumature, resterà storica.

Soprattutto se a Bergamo – per ovvi motivi – dovessero passare la notte in bianco a festeggiare.

 

Daniela Russo

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