Non la solita musica: storia dell’inno dell’ Europa League

Si parla tanto di inno della Champions, ma anche quello dell'Europa League ha grande fascino: scopriamo insieme autori e melodie

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“These are the Champions”, recita l’arcinoto inno della Uefa Champions League, deliziosa melodia che accompagna le sere e i verdi campi della Grande Europa.

Tuttavia anche l’ Europa League ha il suo affascinante, coinvolgente inno: anzi, nel giro di dieci anni il soundtrack della UEL si è rifatto più volte il trucco, regalandoci esecuzioni senza testo ma capaci di suscitare comunque forti emozioni. La prima traccia è stata composta dal francese Yohann Zveig, registata all’Opera di Parigi;  debuttò con la stagione 2009/10 della competizione, che andava a sostituire la precedente Coppa UEFA. Un inno che, per l’autore, doveva “essere fedele alla tradizione calcistica cogliendo l’energia esplosiva dell’evento”:

In seguito, nel 2015, fu il turno della composizione del tedesco Michael Kadelbach: appassionato di calcio, l’autore voleva con la sua musica che si catturasse “tutta l’emozione e l’energia che sentivo io quando stavo vicino ai miei amici e tutti insieme battevamo le mani per la nostra squadra, che vincesse o perdesse”. E il tema ripercorre difatti un suono di base come il battito delle mani dei tifosi, che sostengono la squadra dal vivo come in televisione:

Per la nuova annata che si aprirà giovedì, la Uefa ha già annunciato una nuova versione dell’inno, che sintetizzi la passione e l’energia tipiche di questa manifestazione:

Non resta che attendere l’esecuzione della nuova, dinamica melodia su rettangolo di gioco,  senza disdegnare le precedenti: tre inni uno più bello dell’altro.

Daniela Russo