Non c’è pace per la famiglia Agnelli: guerra legale tra John Ellkann e sua madre Margherita

Margherita Agnelli, primogenita dell'Avvocato, trascina in tribunale suo figlio John Ellkann per chiarimenti sulla Società Dicembre

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fonte Foto pubblica Facebook

L'unica figlia dell'avvocato Agnelli riprende la guerra sull'eredità del padre terminata temporaneamente con un accordo siglato per amor di pace famigliare.

La secondogenita dell'Avvocato Agnelli chiede chiarimenti sulla "Dicembre" la cassaforte famigliare controllata da John, Lapo e Ginevra Elkann .

Non c’è pace per la famiglia Elkann e Agnelli. Margherita Agnelli ha deciso di trascinare nuovamente in Tribunale il figlio John Ellkann. 

Dieci anni fa la primogenita dell’Avvocato perdeva la causa aperta sull’eredità del padre. Oggi, dopo la morte della vedova dell’Avvocato,  Marella Caracciolo di CastagnetoMargherita Agnelli richiede chiarimenti su atti “irregolari”  in riferimento alla “Dicembre” (a Società semplice fondata da Giovanni Agnelli, Umberto Agnelli, Franzo e Cristina Grande Stevens, Gianluigi Gabetti).

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Margherita Agnelli – fonte profilo personale Istangram – Vanity fair

Che cos’è la Dicembre? 

Tutto ruota intorno a questa Società Semplice, denominata Dicembre in quanto costituita  in quel mese nel 1984.

Il fine di questa Società era di farla diventare la “cassaforte” di Famiglia, infatti controlla tutto il pacchetto azionario famigliare della holding olandese  Giovanni Agnelli Bv  a Exor che possiede un portafoglio miliardario con il 14.4 % di Stellantis, il 23%di Ferrari, il 27% di Cnh, il 100% di partner RE (Gruppo Assicurativo) e il 64% di Juventus. 

Ma né la famiglia né la Camera di Commercio si sono preoccupate di segnalarne l’esistenza in  un registro pubblico obbligatorio dal 1996, e questo fino al 2012 anno in cui venne ordinato per la prima volta dal  giudice dove si è rivolta Margherita, ottenendo solo il deposito dell’atto costitutivo.

Margherita Agnelli vende per 105 milioni il 33 % del suo pacchetto azionario alla madre Marella ed esce dalla Dicembre in base al patto successorio.

Dopo, la nonna cede tutto ai nipoti mantenendo l’usufrutto. ù

In questo modo John consolida il comando al 60% Lapo e Ginevra prendono il il restante 40%.

La Agnelli, nell’accordo all’asse ereditario, aveva ottenuto beni per un valore stimato di 1,66 miliardi. Ma nel 2007 Margherita Agnelli si rivolse al tribunale per chiedere l’annullamento dell’accordo in quanto convinta di essere tenuta all’oscuro dell’effettivo patrimonio dell’Avvocato.

Ecco che oggi Margherita attacca i figli per fare chiarezza e ottenere ciò che legalmente le spetta.

Dalla morte dell’Avvocato, è iniziata una guerra tra i discendenti diretti di Giovanni Agnelli che pare non trovare una fine. La famiglia Agnelli è nuovamente divisa per questioni di interesse a suon di colpi di milioni di euro.

Si vedrà come l’assett famigliare reagirà a questa iniziativa.

In definitiva Margherita Agnelli non si è arresa al primo “no” della magistratura e chiede giustizia anche se questo significa fare causa al suo primogenito e prima addirittura a sua madre. Gli interessi economici non hanno mai fine e non guardano in faccia nessuno.

La figlia dell’avvocato Agnelli non ha mai fatto parlare di sé e ha vissuto in riservatezza.

Se non in un occasione in cui venne tristemente coinvolta in un incendio in una dacia russa (una casa di legno) dove era in vacanza con il secondo marito il nobile russo Serge Des Pahlen e i suoi 5 figli, insieme a loro una coppia di amici con altri quattro figli.

La figlia dell’avvocato allora trentasettenne dimostrò coraggio tentando di salvare i due bambini figli degli amici, rimasti poi vittime nell’incendio.

Ci chiediamo se l’Avvocato Agnelli poteva aver previsto questa frattura insanabile nella sua famiglia. Ma la sua volontà era chiara, l’unico che potesse ricevere il testimone di governo di questa immensa ricchezza era John Elkann unica garanzia di potere e di ricchezza a  tutti gli eredi diretti e indiretti per sempre.

Ed è questa l’unica cosa che conta.

 

Cinzia Fresia