Compie vent’anni tra una quindicina di giorni circa, Nicolò Fagioli.
Ma non lo avremmo detto ieri sera, nel corso della gara di Coppa Italia, dove è apparso perfettamente a suo agio, come uno già navigato.
Un bel segnale di personalità.
Nicolò Fagioli è nome noto in casa Juventus. Tempo fa Massimiliano Allegri aveva speso queste parole su di lui:
https://twitter.com/NinoJfc/status/1354568823656034311
Era tre anni fa. Il buon Max ci aveva visto giusto.
Tutte le qualità elencate dall’ex guida tecnica bianconera le abbiamo viste, a una a una, durante la gara di ieri sera, dove il giovanissimo piacentino ha pure sfiorato la rete.
Lo stesso Allegri lo aveva mandato in campo durante la tournée estiva dello stesso anno, a soli 17 anni:
“Il mister si è voltato verso di me, io ho incrociato il suo sguardo ma non avrei mai pensato che mi facesse giocare”.
Da tempo questo esordio era nell’ aria. Lo aspettavano tutti, come si aspetta ogni predestinato che si convenga.
Fagioli è nato e cresciuto – anche calcisticamente – a Piacenza. Juventino di famiglia, approda a Torino fortemente voluto da Luigi Milani, responsabile dei giovani fino ai 13 anni.
Dal suo arrivo ha sempre bruciato le tappe, impressionando tutti.
In Primavera con un anno di anticipo, 13 gol in 25 partite con i pari età, inserito nella lista dei migliori 60 talenti mondiali redatta dal Guardian sempre nel 2018.
Nel 2019, un’aritmia cardiaca benigna lo ha costretto a fermarsi e a sottoporsi a un piccolo intervento. Poi gli eventi, il cambio di allenatore, la situazione Covid sembrava aver allontanato la possibilità di trovarsi con i Campioni d’Italia.
Con l’arrivo di Andrea Pirlo il ragazzo è tornato nel mirino.
E pensare che in tanti parlano di lui – con la dovuta cautela – come un possibile erede del bresciano. Sì, perché Nicolò Fagioli, nasce trequartista e fantasista: quindi più votato all’attacco, aiutato dal suo ottimo bagaglio tecnico e dalla propria classe.
In seguito è stato arretrato a centrocampo, là dove emerge quella capacità di visione e di tempi di gioco di cui ci parla Allegri nel video sopra.
Un cambio di ruolo accettato senza battere ciglio – personalità! – e con ottimo spirito di sacrificio e voglia di essere d’aiuto alla squadra. Insomma, un gioiellino tecnico ancora alla ricerca di una sua precisa collocazione, ma che molto prezioso potrebbe rivalsi per l’allenatore bianconero.
Questo sempre ammesso che resti alla Juventus: sappiamo che la società non è particolarmente incline alla crescita dei giovani. Preferisce, piuttosto, spostarli altrove…
Sarebbe veramente un vero peccato. Talentuso, giovanissimo, gobbo ( che non guasta mai!). La sua gioia è palpabile anche dal suo post su Instagram:
E dalle parole di apprezzamento dei ragazzi della prima squadra, non ultimo, Arthur:
Insomma, il ragazzo in bianconero ci sta proprio bene.
Vediamo di lasciarcelo, please.
Daniela Russo