Carlos Tevez è tornato. L’Apache torna a segnare in Champions League regalando i primi 3 punti della competizione alla sua squadra e dimostrando che la Juve, per chi avesse ancora dubbi, è più viva che mai e non vuole mollare niente a nessuno. Il 3-5-2 schierato da Massimiliano Allegri ha dato dimostrazione di essere la soluzione giusta contro gli svedesi, pungendo più di una volta la difesa avversaria e mettendo in mostra un gioco fluido e veloce.
Il tandem Llorente – Tevez si rende pericoloso già dai primissimi minuti. La prima occasione è per lo spagnolo, che corregge di testa un cross di Evra senza inquadrare la porta, poi ci provano più volte senza successo Asamoah e Pogba, con quest’ultimo che si diletta come al solito con i tiri dalla distanza. Al 30′ grande occasione per Tevez che non riesce ad infilare in rete un passaggio perfetto di Lichtsteiner. Ogni tanto ci prova anche il Malmoe, senza però essere mai incisivo: i tiri degli attaccanti svedesi sono troppo poco decisi per poter impensierire Gigi Buffon. Molto più incisive sono invece le incursioni di Stephan Lichtsteiner, vera spina nel fianco della difesa del Malmoe e autore di una partita a dir poco perfetta. Sua è la pericolosissima incursione in area verso la fine del primo tempo a cui però non fa seguito il passaggio utile alla conclusione di Asamoah.
Anche il secondo tempo è a tinte bianconere, ma del gol ancora non si vede l’ombra. Così provano a rimediare sia Lichtsteiner che Llorente, protagonisti di azioni abbastanza interessanti da poter impensierire il portiere avversario. Sarà però Carlitos Tevez a sbloccare il risultato al 58′ battendo Olsen con un rasoterra e facendo finalmente esplodere lo Juventus Stadium. E se non fosse per l’arbitro, qualche minuto dopo ci sarebbe anche il gol del 2 – 0: il gol di testa di Llorente su traversone di Lichtsteiner viene annullato per fuorigioco inesistente e impedisce alla Juve di mettere il risultato al sicuro. I bianconeri però non mollano. A riprovarci ci sono ancora lo svizzero e l’ex Athletic Bilbao, che delizia lo Stadium con un colpo di tacco che non riesce però a materializzarsi in gol.
Come tutti sanno per le punizioni ci si affida di solito ad Andrea Pirlo ma questa volta, l’assenza del campione azzurro non pregiudica la realizzazione del calcio di punizione calciato da Tevez all’89’ che si trasforma nel gol del 2 – 0 e manda tutti a casa.
Gli ultimi minuti vedono l’ingresso in campo di Morata, Giovinco e Romulo al posto di Llorente, Tevez e Lichtsteiner. Lo spagnolo esce con disappunto per non essere riuscito a mandare la palla in rete, mentre per l’Apache e per lo svizzero grande standing ovation da parte di tutto lo Stadium per applaudire due prestazioni da dir poco straordinarie e devastanti.
Claudia Rosco