Ottimo inizio per la Juve di Allegri che con un secco 1-0 stronca le flebili speranze del Chievo di Corini. A sbloccare il risultato un autogol di Biraghi che devia un colpo di testa di Caceres al 6 minuto di gioco, complicando non poco la situazione di un Chievo troppo remissivo e rinunciatario per poter impensierire anche lontanamente i campioni d’Italia e riportare in parità il risultato. In realtà il vantaggio dei bianconeri avrebbe potuto essere ancora più largo dato l’alto numero di palle gol, le due traverse di Tevez e Caceres e il palo centrato da Vidal.
Stessa musica nel secondo tempo, con il Chievo che fa fatica a costruire e lascia ampi spazi a favore dell’iniziativa bianconera che si materializza in altre occasioni appetibili, un paio di volte con Coman e infine con il neo entrato Llorente, ormai recuperato dall’influenza, che cerca di metterla dentro di testa senza successo.
La difesa a tre con Caceres, Bonucci e Ogbonna ha funzionato, così come l’inserimento di Marchisio al posto dell’infortunato Pirlo e della coppia Tevez-Coman. Allegri l’aveva detto: chi merita gioca e così il diciottenne ex Paris Saint Germain ha trovato subito posto all’esordio mettendo in mostra le sue grandi doti da fuoriclasse in erba. Le sensazioni in casa Juve sono buone, ma bisognerà aspettare test molto più duri e impegnativi per poter affermare che la Juve di Allegri è la squadra imbattibile a cui tutti siamo abituati.
Claudia Rosco