Uno spiacevole episodio è accaduto nei giorni scorsi a Diego Armando Maradona. Qualche tempo fa, l’ex calciatore argentino usò il termine “chirolita” parlando di Donald Trump durante un’intervista a Telesur, la rete venezuelana. In Argentina la parola usata da Maradona viene considerata un insulto, e singnifica “burattino”.
Se Diego pensava che la sua uscita infelice non avrebbe avuto conseguenze, sbagliava di grosso, nel momento in cui ha richiesto il visto per entrare negli Stati Uniti, questo gli è stato negato. Il suo non era un viaggio di piacere, doveva presentarsi in Tribunale per la causa intentata contro la sua ex moglie, Claudia Villefane.
A rendere pubblica la vicenda è stato il suo avvocato Matias Morla, che durante il programma Buenos Días América ha raccontato che la parola del suo assistito sarebbe stata mal digerite dalle autorità statunitensi, tanto che alla prima occasione gli è stato negato il visto. Non è la prima volta che gli succede, nel 1994 in seguito allo scandalo dei test anti droga negli Stati Uniti, Maradona subì la stessa conseguenza. Cambiano le motivazioni, ma non il risultato, e l’ex Pibe de Oro si è visto nuovamente sbattere in faccia le porte statunitensi.
Mirella Fanunza