Nazionale, l’Italia delle giovani promesse e delle ‘vecchie’ certezze

Sei gol - due su rigore realizzati da Quagliarella - e un gioco di squadra che permette agli italiani di tornare a sperare in grande

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L’Italia di Mancini domina il match contro il Liechtenstein, realizzando sei gol nel tempo regolamentare. 

La partita di ieri sera ha messo in evidenza in primis come la capacità del ct azzurro di puntare sui giovani talenti – alcuni dei quali hanno trovato in passato o trovano ancora oggi poco spazio nel campionato – sia un punto in più per questa Nazionale.

Moise Kean
Moise Kean – immagine: corriere.it

E’ proprio nella sfida conclusasi con un sei a zero e undici contro dieci a favore della nazionale nostrana che Kean, oltre ad essere stato il primo giocatore classe 2000 a debuttare tra i “grandi” con la maglia azzurra nel match contro la Finlandia, si è conquistato un altro record personale grazie alla rete realizzata al 69′ di gioco: detiene da ieri la “nomina” di giocatore più giovane ad aver segnato due gol di fila in due partite giocate consecutivamente.

Il paradosso positivo, però, è che in una serata in cui un giovane talento arriva ad ottenere questa qualifica, un altro talento, con qualche anno in più sulla carta d’inentità, Quagliarella, con la doppietta realizzata su rigore è diventato il più longevo marcatore azzurro.

Quagliarella azzurro
Eurosport

Dopo essere tornato ad indossare la maglia rappresentativa dell’Italia dopo ben nove anni di assenza, la sua rete era attesa dal Tardini intero il quale al momento dell’uscita dal rettangolo verde gli ha regalato una standing ovatin,  ma è giusto sottolineare- per rimarcare lo spirito di squadra che governa nella rosa attuale scelta da Mancini- è arrivata anche grazie alla decisione di Jorginho (primo rigorista) di lasciargli entrambi i palloni dagli undici metri.

Tra i marcatori sono rientrati anche il giovane Sensi che di testa ha aperto la goleada azzurra, Verratti che ha segnato il suo secondo gol in azzurro dopo il primo (realizzato nel lontano 2013 in un’amichevole contro l’Olanda terminata 1-1) e Pavoletti, subentrato all’attaccante blucerchiato.

Ovviamente la squadra sfidata ieri sera era sulla carta – e come si è dimostrato e anche sul campo -, più che abbordabile e non sarà questa la sfida che potrà far ricredere tutti su questa Nazionale.
Le due vittorie arrivate a distanza di pochi giorni e terminate a reti inviolate danno certamente un senso di stabilità in un ambiente che, dalla mancata qualificazione al Mondiale,  era sempre in bilico.

I cambi di ieri sera, rispetto alla precedente gara,  hanno mostrato come Mancini abbia le carte per far giocare questa squadra con interpreti differenti. Senza sottovalutare il girone nel quale l’Italia si contende la qualificazione, contro le big mancherebbe, forse, ancora qualcos’altro.