Nonostante la brutta figura fatta con la Nazionale contro la Svezia, con conseguente esclusione dai Mondiali di Russia 2018, Gigi Buffon resta l’uomo dei record.
Le sue lacrime sono il segno evidente della delusione cocente, le sue parole indicano l’amarezza per la mancata partecipazione ai Mondiali 2018. E’ lui l’emblema della Nazionale, è lui il simbolo per noi italiani. Il nostro rammarico è anche per lui, il Capitano per eccellenza.
Vent’anni di storia, di successi, di risultati e anche di bocconi amari, come in questo ultimo caso contro la Svezia.
Nella partita contro gli svedesi, Gigi ha raggiunto Fabio Cannavaro per numero di presenze in Nazionale con la fascia da Capitano, ben 79. I giorni in azzurro sono stati 7320, i minuti giocati 15173. Le sue presenze in Nazionale ben 175. Solo 144 i goal subiti e 5 volte ha parato un rigore. Ha partecipato a 5 edizioni dei Mondiali eguagliando Antonio Carbajal e Lothar Matthaus. Partecipare a quello di Russia gli avrebbe consentito di ottenere un record solo suo, ma ormai è inutile piangere sul latte versato.
Per fortuna, il sogno l’ha coronato nel 2006, a Berlino, alzando la coppa dei Campioni del Mondo.
Un uomo, Buffon, sempre pronto a metterci la faccia, pronto a assumersi le responsabilità anche di una sconfitta, non solo presente dinanzi ai microfoni quando tutto filava nel verso giusto.
A prescindere da questo Mondiale mancato, il nostro portierone, di certo, rimarrà una Leggenda, un Recordman: le sue parate, la sua grinta, la sua carica, le sue parole, il suo lanciarsi persino in attacco, contro la Svezia, per ben due volte sperando fino all’ultimo nel Mondiale, le sue lacrime, sono già Storia.
Elena Defilippis