Ormai ci siamo. Questa sera parte l’avventura dell’Italia nella Nations League, nuova competizione europea creata dalla Uefa che vedrà durerà dai primi di settembre fino a metà novembre.
L’Italia farà il suo esordio nel nuovo torneo allo Stadio Dall’Ara di Bologna e sfiderà la Polonia di Robert Lewandoski e – tra gli altri – lo juventino Szczesny, il napoletano Milik e l’attuale capocannoniere della Serie A, il genoano Piatek.
La nazionale azzurra torna a giocare una partita ufficiale dopo quella da dimenticare di novembre scorso contro la Svezia a San Siro.
E’ stata la sfida contro gli svedesi – quella che ci ha eliminato dal Mondiale in Russia – l’ultima apparizione di Gianpiero Ventura sulla panchina dell’Italia.
Aldilà delle tre amichevoli contro Arabia Saudita, Francia e Olanda, quella contro la Polonia sarà la prima gara ufficiale di Roberto Mancini come ct della nazionale azzurra.
Parte una nuova era, dunque, per gli Azzurri che – si spera – culmini con la qualificazione agli Europei itineranti del 2020.
L’esito di questa Nations League, infatti, sarà determinante per la partecipazione alla competizione europea: al sorteggio dei gruppi di qualificazione agli Europei (il 2 dicembre a Dublino), saranno teste di serie dieci nazionali che verranno selezionate in base al posizionamento nei quattro gironi della Serie A della Nations, quella nella quale è inserita l’Italia. Insomma, vietato sbagliare e vietato considerare la Nations League come un torneo amichevole.
Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo al Dall’Ara, Mancini dovrebbe optare per un 4-3-3 con Donnarumma in porta.
In difesa, i due centrali saranno Chiellini che torna a vestire la maglia azzurra e indosserà la fascia da capitano, Bonucci che raggiungerà le 81 presenze in Nazionale (raggiungendo campioni del Mondo come Tardelli, Baresi e Bergomi), mentre sulle fasce la scelta dovrebbe ricadere su Zappacosta e Criscito.
Indecisione sui tre di centrocampo: inamovibile sembra Jorginho poi molti ballottaggi.
Il tridente d’attacco dovrebbe vedere Balotelli punta centrale, Insigne a sinistra e Bernardeschia destra, con Chiesa possibile alternativa.
A Mancini e ai suoi uomini la responsabilità di riportare questa nazionale nel posto dove le spetta, con l’auspicio che questa Nations League sia solo il primo importante tassello della nuova era italiana.
Paola Moro