Alle 20.43 minuti la città di Napoli si fermerà. Bambini, anziani, adulti, maschi e femmine: oggi nel capoluogo campano esiste solo una cosa: Napoli – Real Madrid, gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Difficile pensare a cosa si possa sentire più forte di questa partita in una città come quella del Golfo. C’è il tifoso ma non solo, il tassista, il pizzaiolo, il medico e l’avvocato: tutti aspettano da settimane questo giorno. E nessuno sembra pensare a come è finita tre settimane fa a Madrid (3-1 per i merengues): i napoletani pensano solo a stasera. Allora, alle 20.43 non solo Napoli, ma anche tutti Italia deve drizzare le orecchie. Perché? Il perché ce lo spiega Marek Hamsik: “Sarà una grande serata, la aspetta tutta la città” – ha detto il capitano azzurro che poi ha suonato la carica così – “L’urlo Champions si sentirà fino a Torino”. Difficile non credergli, ma al Napoli non basterà il supporto del San Paolo. Gli uomini di Sarri devono essere bravi a non concedere nulla a quelli di Zidane ma devono soprattutto segnare. La rete segnata al Bernabeu regala qualche speranza ai partenopei che però devono almeno fare due gol – e non subirne – per passare il turno.
Insomma, la strada è tutt’altro che in discesa ma Sarri ha le idee chiare su come fermare l’avanzata madridista: “Gli faremo girare i c….i”, ha tuonato il tecnico toscano in conferenza stampa.
Per la notte delle notti, Sarri schiererà la sua formazione migliore e si affiderà al migliore in campo della gara d’andata: Lorenzo Insigne. L’attaccante napoletano sarà affiancato da Mertens e Callejon. Ma neanche Zidane fa sconti: il francese scenderà in campo con la BBC (Bale, Benzema, Cristiano Ronaldo) pronta a colpire gli azzurri e conquistare il pass per i quarti di finale. Quel pass che, però, tutta la città di Napoli spera di rubare agli spagnoli.
Paola Moro