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Napoli, un girone con tanti top ma uno su tutti: Koulibaly

Nel Napoli della prima parte di stagione un uomo sopra tutti merita elogio: Koulibaly

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La sosta campionato è sempre una spina nel fianco per i veri tifosi che seguono questo meraviglioso sport. Soprattutto per i napoletani che hanno il calcio nel sangue, che quando la mattina vanno a prendere il caffè al bar l’argomento principale è “o’ Napl’”.

Una vera tortura, insomma, queste settimane senza match di cui parlare, pronosticare e fantasticare.

 

Ci pensa però la Coppa Italia a risollevarci il morale prima del previsto, facendo ritornare la nostra squadra del cuore in campo proprio questo weekend. Il Napoli affronterà la sfida domenica sera  contro il Sassuolo, squadra che nel suo piccolo – negli anni – ha dato un bel da fare a questo Napoli in costante crescita.

 

Dopo i trascorsi per niente rose e fiori delle ultime partite del 2018, i cori razzisti, le contestazioni e le violenze, si spera in un 2019 di soddisfazioni per gli Azzurri e per tutto il Campionato italiano, alzando di nuovo l’asticella di livello nell’ambito europeo in quanto a sportività ed umanità, almeno nello sport più seguito da grandi e piccini, se la politica di questo Paese non rende giustizia a ciò che è davvero.

 

Gli eroi del Napoli sono stati tanti, e spesso e volentieri non italiani: da Careca a Bruscolotti, da Cavani a Lavezzi, da Hamsik a Jorginho, da Reina ad Albiol, da Mertens a Milik e tantissimi altri talenti – passati e presenti – che hanno conquistato il cuore dei Napoletani fino ad arrivare al D10S: Diego Armando Maradona.

STADIO GRANDE TORINO, TORINO, ITALY – 2017/12/16: Kalidou Koulibaly of Ssc Napoli celebrates victory after the Serie A the Serie A football match between Torino Fc and Ssc Napoli. Ssc Napoli wins 3-1 over Torino Fc. (Photo by Marco Canoniero/LightRocket via Getty Images)

In questo ambiente sociale che porta spesso a considerare l’odio come cosa buona e giusta verso altre genti di Paesi Esteri, a Napoli c’è una vera e propria Koulibaly mania. La montagna della difesa Azzurra non riesce ad uscire dalle menti e dai cuori del popolo partenopeo ed a volte, soprattutto in questo mercato invernale, ha fatto anche tremare. Si, perché per lui ci sono state offerte sostanziose che superavano anche i 100 milioni di ingaggio da parte di club importantissimi del calcio mondiale, come il colosso del Barcellona.

 

Il K2 è un calciatore di umili origini francesi e senegalesi, a cui tiene molto. È cresciuto nelle piccole categorie del calcio francese per poi passare al Metz. Quasi nessuno lo sa ma addirittura per un perdiodo non è stato considerato un giocatore d’eccellenza: pensò di smettere per continuare gli studi in matematica ma poi  reintegrato decise che era quella la sua strada e non poteva fare scelta migliore. Iniziò a giocare nella Ligue 2,  poi  nella Pro League, massima serie de campionato belga. Si fece notare in Europa attirando attenzioni da club come Manchester United e As Monaco.

E invece nel maggio del 2014 approdò a Napoli, da qui… è storia!

Mazzarri gli ha dato fiducia, mentre con Benitez viene relegato in panchina. Con Sarri, dal 2015, inizia l’exploit del franco-senegalese.

Grazie alla fiducia del tecnico, Koulibaly è artefice di una costante crescita sul piano tecnico e soprattutto mentale e diventa uno degli elementi inamovibili dell’undici titolare del Napoli. Da qui anche grande protagonista nella Nazionale in cui viene convocato: il Senegal.

Con l’arrivo di Carlo Ancelotti questa estate a Napoli la musica è la stessa ma un po’ diversa: Kalidou conquista letteralmente i tifosi ma anche la squadra. Dopo l’addio di Pepe Reina sembra essere lui il nuovo leader motivazionale e talentuoso degli Azzurri. Incredibili le sue imprese in tackle in Europa che hanno fatto impazzire i napoletani allo Stadio e davanti lo schermo. Fermare Salah, Mbappè e Neymar, nuovi colossi del calcio mondiale, è soddisfacente quanto segnare e vincere al 90′.

Il senegalese è un portento elegante e potente, patrimonio della squadra. Ultimamente ha anche vinto premi in quanto giocatore della nazionale senegalese.

 

Proprio per i vari cori indicibili contro il colore della sua pelle – episodi già accaduti in precedenza – , Koulibaly si è espresso sui social dicendo “sono orgoglioso del colore della mia pelle, di essere francese, senegalese e napoletano: uomo”. Lui orgoglioso di questa terra che lo ha accolto e ora se ne  sente parte:  è napoletano, ed ora anche noi siamo – almeno un po’ – tutti senegalesi nel cuore e noi siamo orgogliosi di quest’Uomo, del gigante buono, di un esempio di persona e umano per adulti e bambini.

Koulibaly, Napoli ti ama e ti amerà sempre, qualsiasi decisione si prenderà in futuro.

 

Valentina Vittoria

immagini getty

 

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