La partita del riscatto avviene contro l’insidiosa Sampdoria, al San Paolo, dopo il pareggio -in campionato – e il ko con conseguente uscita dalla Coppa Italia contro il Milan di Gattuso.
Il Napoli si ripresenta con un 3-0 contro la Sampdoria, il distacco dalla Juve a due cifre svanisce nella serata al San Paolo. Il Napoli risorge dopo la sconfitta con il Milan in Coppa Italia, che è il solo e vero buco nell’acqua nel gennaio di Ancelotti al Napoli.
È un sabato che si tinge di azzurro con il gol ritrovato di Insigne, Milik sempre più bomber del Napoli e Verdi su rigore.
Sfondata la difesa doriana con vere proprie strategie geometriche, con il triangolo-rettangolo che porta il primo gol del Napoli firmato Milik in cui è protagonista anche il centrocampo con il leader Hamšik.
Il bel gioco non è svanito, Ancelotti come Sarri
Infatti, in conferenza stampa Carletto dice “era un po’ troppo per dire che questo era un periodo critico per il Napoli, è stata malauguratamente una giornata storta” e infatti nemmeno un giro di lancette ed ecco che Insigne buca la porta doriana per il secondo gol: dopo 88 giorni ritorna Lorenzo Il Magnifico, nella notte in cui la fascia di capitano cambia proprietario, da un napoletano acquisito a un tifoso napoletano.
La Sampdoria viene completamente annullata; insidiosa, però, anche grazie al suo bomber Quagliarella (napoletano). Fermato dalla difesa partenopea, perde – per ora – il titolo di capocannoniere: niente gol per il capitano blucerchiato, che superando Batistuta, ha segnato per 11 partite consecutive ma, a Napoli, non trova la via della rete.
Se non ci fosse il Napoli, il campionato sarebbe già finito con la Juve già Campione d’Italia, e se non ci fosse il Napoli il campionato italiano sarebbe meno appetibile.
La notte al San Paolo però potrebbe anche essere l’ultima notte da giocatore del Napoli di Marek Hamšík, indiscusso capitano azzurro che ha affrontato 12 stagioni con gli Azzurri, arrivato nella città di Partenope a soli 19 anni.
Un ragazzino diventato uomo e diventato anche napoletano, entrato nei cuori del popolo partenopeo se ne va con discretezza, caratteristica che lo ha sempre contraddistinto.
Deve ancora firmare con la società cinese ma sembra essere molto vicino al suo addio a metà campionato, notizia che ha spiazzato tutti i tifosi del Napoli.
…Eccoci qui ai titoli di coda con il protagonista dell’ ultimo decennio azzurro…
La storia d’amore con il Napoli sembra finire ma non è un addio, si spera solo un arrivederci: molte voci dicono che potrebbe ritornare come dirigente della società.
Il contratto offertogli è irrinunciabile: 9 milioni a stagione per tre anni.
Una standing ovation rumorosa, al San Paolo, è d’obbligo: molte sono state le lamentele dei tifosi per non aver avvisato di questa decisione prima, altrimenti invece di 20.000 tifosi ce ne sarebbero andati in 60.000 e forse anche di più, per salutare, intonando cori, l’eterno capitano Marechiaro.
Oro Colato o Patrimonio dell’UNESCO, quanti appellativi sono stati dati in questi anni a quella cresta all’insù che con la sua voce timida ha cantato insieme a tutti:
“Abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione”
Ha espresso il desiderio di cambiare aria ma non Italia perché giocare per un’altra squadra italiana per lui sarebbe stato troppo difficile, allora decide di volare in Cina lontano da quella sua seconda casa, terra del Vesuvio, e non c’era momento più opportuno forse, per salutare.
Perché, infatti, la Samp ha segnato le tappe più importanti della sua carriera a Napoli: primo gol nel 2007, record di gol superando con 121 reti anche Maradona nel dicembre scorso 2017, vincendo tre a due, e questa sera che pur non segnando si è comunque fatto riconoscere in campo con le sue ultime prodezze allo stadio San Paolo.
Libero di volare nell’estremo Oriente per ritrovare quelle motivazioni che aveva perso.
Lui chiude il cerchio degli addii del trio delle meraviglie: Cavani, Lavezzi, Hamsik.
Merita, senza critiche, questo improvviso trasferimento perchè sarà sempre il benevenuto, e speriamo sia solo un arrivederci e non un addio…
Valentina Vittoria