Napoli si oppone fermamente ai cori razzisti

Il Napoli sfida anche Matteo Salvini: giocatori pronti a smettere di giocare in caso di cori discriminatori

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Il Napoli marcia a passo deciso su quanto affermato nei giorni precedenti circa la questione dei cori razzisti negli stadi.

Qualora un giocatore partenopeo dovesse subiree insulti razziali dalla tifoseria avversaria – come accaduto a Kalidou Koulibaly contro l’Inter – la squadra smetterà di giocare.

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Scatta la polemica anche nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini, secondo il quale non sarebbe il caso di fermare la gara.

Salvini si era espresso in una riunione straordinaria dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive qualche giorno fa.
Il Ministro ha reputato la sospensione di una partita a causa di cori razzisti una vera sconfitta per il nostro Paese.

Si è tornato anche a parlare della sicurezza dei tifosi in trasferta dopo la morte del giovane ultras interista.

Foto: Il Termometro Politico

I vertici del Napoli, compreso il mister Carlo Ancelotti, hanno confermato che qualora si dovessero ripetere le stesse dinamiche di San Siro i giocatori sono pronti anche a gesti clamorosi.

Si dice d’accordo anche Aurelio De Laurentiis, al momento non in patria per impegni lavorativi, ma costantemente aggiornato dai suoi collaboratori.

Federica Vitali