Ci si aspettava una prova di maturità, da entrambe le squadre. Così è stato, almeno per il Napoli che ha superato a pieni voti la prova del nove a San Siro. Concretezza, organizzazione e spettacolo. Un 4-0, forse inaspettato, e un balzo in classifica che inizia a mettere paura alle squadre di serie A. Prova di maturità da una parte, disastro e disorganizzazione dall’altra. Il Milan non c’è e Sinisa Mihajlovic mai come stasera rischia l’esonero.
Una sconfitta netta e indiscussa, a dir poco clamorosa per come è avvenuta, ovvero senza lottare. E i fischi e il pubblico che abbandona lo stadio a mezz’ora dal termine del match la dicono lunga. Una sconfitta senza se e senza ma, frutto dell’opera targata Maurizio Sarri, certamente, ma di una totale assenza di idee e gioco del tecnico serbo.
Ad aprire le danze ci pensa Allan al 13′, ormai da settimane padrone indiscusso del centrocampo azzurro che concretizza a tu per tu con Diego Lopez il gol del momentaneo 0-1. Per lui già 3 gol in stagione. Primo tempo giocato a ritmi alti senza rischiare nulla e così come si chiude il primo, si apre la ripresa: al 48′ è Lorenzo Insigne a realizzare il gol del raddoppio, dopo un uno/due spettacolare con Higuaìn. È un Milan allo sbando quello che, qualche minuto dopo, subisce il gol del ko: punizione perfetta dello scugnizzo napoletano per il 3-0. Una parabola perfetta che va insaccarsi alle spalle del portiere rossonero. Ma non è finita, c’è spazio per il quarto gol, questa volta a essere decisivo è Rodrigo Ely che spiazza il proprio portiere con autogol grossolano.
Un poker che fa volare il Napoli a 12 punti e che lascia nel limbo della mediocrità il Milan. E intanto l’umore delle due tifoserie è completamente diverso…
Martina Giuliano
*Foto di Ansa