Aveva spaventato tutti David Ospina dopo il brutto colpo alla testa rimediato domenica sera durante Napoli-Udinese e il successivo mancamento che l’ha costretto a lasciare il campo. La ferita, suturata con 5 punti, ha causato una perdita di sangue ed un conseguente abbassamento della pressione.
Ospina ha trascorso la notte alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove è stato ampiamente monitorato per poi essere dimesso nella giornata di ieri.
Le polemiche e gli accertamenti dell’Asl
Arrivano però le critiche sulla gestione dei soccorsi, soprattutto riguardo la scelta della struttura idonea agli accertamenti richiesti per Ospina. L’estremo difensore, infatti, immediatamente è stato trasportato all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta.
Le polemiche si sono sollevate proprio in merito al trasporto al suddetto ospedale in quanto privo del reparto di neurochirurgia, necessario per monitorare la ferita alla testa del portiere.
In merito a ciò, il Mattino, aveva riportato la notizia di un’inchiesta avviata dall’Asl Napoli 1 per verificare i comportamenti dei responsabili del servizio di emergenza sanitaria dello stadio. Ospina è stato trasportato al San Paolo (vicinissimo all’omonimo Stadio) senza alcun consulto con il 118. La decisione è passata al vaglio dall’Asl poiché non conforme alle regolari procedure di sicurezza.
L’Asl di Napoli però nella giornata di ieri ha fatto luce sul provvedimento avviato spiegando che si è trattato di verifica in merito alle procedure ottimali da seguire in codesti casi e non di indagine.
Il portiere è arrivato in ospedale in codice rosso, tramutato poi in verde poiché gli esami diagnostici non hanno evidenziato nessuna grave complicazione. Il giocatore è stato soccorso immediatamente e monitorato nel migliore dei modi.
Dimesso nella giornata di ieri, l’unica cura imposta è stata il riposo che gli costerà la convocazione in Nazionale, amaro prezzo da pagare ma necessario per tornare al top ed evitare al contempo ogni qual tipo di stress e complicazione.
La famiglia ha ringraziato tutti per la vicinanza, per fortuna il portiere del Napoli ora sta bene.
Federica Vitali