Napoli – Juve raccontata dalle pagine Instagram L’angolo del Tifoso e Inchiostro Sportivo.
La terza giornata di Campionato offre all’appassionato di calcio due succulenti piatti Gourmet: Napoli – Juve e Milan – Lazio.
Ma se a contendersi i tre punti a San Siro sono due squadre a bottino pieno, la partita al Maradona inizia da un inaspettato – 5, ovvero i punti che separano la formazione di Allegri dal Napoli di Spalletti.
I bianconeri arrivano a Napoli dopo aver raccolto un solo punto in due match, sulla carta abbordabilissimi. La parola d’ordine ora sarà conquistare il territorio nemico.
I padroni di casa invece sono a punteggio pieno e hanno tutta l’intenzione di continuare su questa scia positiva e uscire vincenti dalle mura amiche.
Ma Napoli – Juve non è mai una partita come le altre. Lo sanno benissimo gli addetti ai lavori, i calciatori, le due società e i tifosi tutti.
Come Stefano e Gianluigi, amministratori di due pagine Instagram molto seguite e apprezzate: L’Angolo del Tifoso e Inchiostro Sportivo.
Per l’occasione li abbiamo intervistati in un’interessantissima intervista doppia tutta da leggere.
Ti saresti aspettato alla terza giornata di Campionato questa differenza punti fra Napoli e Juventus?
S: Cinque punti di differenza in due giornate sono veramente qualcosa di insolito e inaspettato, ma Napoli – Juve è da moltissimi anni una partita speciale e molto sentita da club e tifoserie.
G: Sinceramente no, senza nulla togliere a Udinese ed Empoli, sinceramente mi aspettavo una partenza sprint considerando il cambio in panchina. Il calcio però è bello anche per questo no?
Pensi che un altro risultato negativo per i bianconeri possa in parte già destabilizzare lo spogliatoio e influenzarne il cammino?
Per il Napoli invece una vittoria potrebbe consacrarla fra le pretendenti allo scudetto?
S: sicuramente una sconfitta della Juve potrebbe avere risvolti negativi nella testa dei giocatori, ma non la terrebbe fuori dalla lotta scudetto visto che mancano ancora 35 partite.
Se dovesse vincere il Napoli aumenterebbe l’autostima della squadra, ma la parola scudetto è spropositata dopo solo tre giornate di Campionato.
G: C’è da dire in primis che la Juventus, raccogliendo un solo punto nelle due gare, perdendo anche in casa contro una neopromossa, non è una squadra che ha equilibrio. Per me l’allenatore avrà il compito più difficile della sua carriera, per dare un’identità precisa al gruppo dopo anni di scelte sbagliate.
Per lo scudetto è troppo presto, ma posso dire che Spalletti è nell’ambiente giusto e può fare bene a Napoli.
Che partita ti aspetti?
S: Potrebbe essere una partita molto tattica che potrebbe sbloccarsi con una magia di un singolo o da un calcio piazzato, da tifoso ovviamente spero di assistere a una bella partita spettacolare.
G: Mi aspetto una partita intensa, e sulla carta vedo un Napoli più rodato rispetto ai bianconeri.
Ci sono degli assenti ma questo non deve essere un alibi.
Vedremo un po’ di orgoglio? Chissà, magari qualche giocatore suonerà la carica.
Come giudichi finora l’operato del tuo Mister?
S: Penso che ad oggi Spalletti abbia svolto un buon lavoro, dando soprattutto fiducia a calciatori come Lobotka ed Ounas che nella stagione precedente erano finiti nel dimenticatoio e in queste due giornate si sono rilevati decisivi per il raggiungimento dei 6 punti.
G: Ha tanto lavoro da fare, come ho detto prima secondo me è stato chiamato per fare un miracolo, dal momento che ci sono giocatori che non hanno reso come le aspettative.
Al momento, almeno per me, non ha nessuna colpa per i due risultati.
Chi delle due formazioni ti sembra messa meglio dal punto di vista della preparazione?
S: Da un punto di vista fisico non credo ci sia una squadra messa meglio visto le poche giornate giocate, mentre da un punto di vista mentale il Napoli può essere un passo avanti visto il punteggio pieno e la partita che si giocherà al Maradona.
G: Il Napoli sicuramente, e poi il fattore casa aiuta da sempre i partenopei.
Quale credi sia il punto di forza della tua squadra e quale invece il punto di debolezza?
S: Un punto di forza è il non aver rivoluzionato la rosa negli ultimi anni, quindi avere una base solida, mentre il punto debole è sicuramente avere pochi calciatori abituati a vincere a livello internazionale.
G: Il punto di forza lo vedo nell’allenatore, perché da sempre ha una visione lungimirante come pochi, infatti il tempo gli ha dato ragione.
Un altro punto di forza lo vedo sicuramente in Federico Chiesa, dal momento che è davvero l’ultimo a mollare, incarnando perfettamente lo spirito Juve.
Il punto debole? Non sopporto vedere teste abbassate dopo un gol e non reagire. Vuol dire che si dovrà lavorare sulla vulnerabilità.
Cosa o chi ruberesti alla squadra avversaria?
S: Allegri, Dybala e Chiesa sono un lusso per il campionato italiano e sono le persone che più temo di questa sfida.
G: Mi piacerebbe vedere in bianconero un giocatore fantastico come Piotr Zielinski. Per me è un giocatore che serve come il pane a questa Juventus.
Come definiresti con un aggettivo i due Mister?
S: Allegri un vincente mentre Spalletti un vulcanico.
G: Sono saggi. Ogni volta è un piacere ascoltare le loro conferenze.
Un tuo personalissimo voto al mercato della tua squadra e perché…
S: Al mercato darei un 8 perché Anguissa e Jesus possono alzare il livello della squadra, ma la soddisfazione più grande è il fatto di aver tenuto tutti i Top Player.
G: Il mercato ha un voto insufficiente, infatti ho scelto di dare 5.
Sono consapevole che il covid è stato un ostacolo per tutti, ma la Juventus in questi anni ha preso giocatori con ingaggi alti che, alla lunga, non hanno reso come ci si aspettava.
Una società purtroppo schiava di scelte sbagliate, costretta a resistere sperando nel lavoro di un tecnico che, come ripeto, è chiamato al miracolo.
La Juve ha risentito anche della scelta di Ronaldo, perché andare via il 27 di agosto per me è ingiustificabile, senza considerare che la Juventus non ha avuto il tempo di sostituirlo degnamente.
Ho letto molto sulla questione Ronaldo, e secondo me i centrocampisti torneranno a segnare tanto, proprio per dare ciò che manca alla Juve da troppo tempo.
Concludiamo con una domanda impertinente: allo stato attuale la tua squadra è pronta (tecnicamente è mentalmente) a giocarcela su tre fronti?
S: Ad oggi il Napoli può competere sui tre fonti senza problemi, sperando che gli infortuni non influenzino il nostro cammino come è successo lo scorso anno dove abbiamo dovuto rinunciare per tante gare ad Osimhen e Lozano.
G: Attualmente non è pronta, perché come dicevo prima ci vorrà tempo e pazienza. Sono convinto che la squadra acquisterà un’identità e l’equilibrio giusto.
Giusy Genovese