Napoli-Juve, ridiamoci sù. Giovanni Esposito e Max Pisu da attori comici a tifosi per il big match di serie A

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Attori comici a confronto: Napoli-Juve con Giovanni Esposito e Max Pisu

Napoli contro Juve: una città intera, indipendentemente dal meteo, dalla classifica, dal giorno della settimana, si ferma per La Partita! Questa poi, che vede gli Azzurri in vetta e i bianconeri a meno 4, non può di certo che essere “la partita dell’anno”: importantissima per il Napoli per continuare a coltivare un sogno; quasi decisiva per la Vecchia Signora che si trova a inseguire e inizia un ciclo di gare decisive anche per il futuro. Tensione, adrenalina, rivalità, il calcio è anche tutto questo che finisce nel momento in cui si eccede e si va oltre i confini di ciò che è e resta una partita di calcio. Per stemperare la tensione per una gara così importante abbiamo deciso di “far scendere in campo” per noi due attori che vivono di comicità e che per l’occasione indossano la sciarpa e parlano della loro squadra del cuore.

Io sarò in scena a Bologna durante la partita ma con la mente alla gara e con un occhio dietro le quinte e a sbirciare segnali sull’ andamento da parte di un direttore di scena che ha un nome profetico: Diego” : è Giovanni Esposito, attore napoletano impegnato nello spettacolo teatrale tratto da Pupi Avati “Regalo di Natale” (Regia Marcello Cotugno). Nella carriera di Giovanni non c’è solo il teatro ma anche cinema e tv e molta comicità.

Impegnato, a Roma, al Teatro Parioli, con  la tournee dello spettacolo “Sabbie Mobili“, Max Pisu, attore – cabarettista, in questa sede, indossa gli abiti da tifoso, senza perdere la vena ironica che lo contraddistingue.

Cosa rappresenta per te Napoli-Juve e cosa questa gara in particolare?

GIOVANNI: Ovviamente per me è la partita delle partite, la possibilità di riscatto , anche adesso che comunque abbiamo una squadra competitiva. L’avvicinarsi della partita mi mette addosso un’adrenalina incredibile. Anche ai tempi di Diego, quando lottavamo per lo scudetto (e non con la Juve)quella diventava la sfida dell’anno. Cosa rappresenta questa sfida lo spiega benissimo De Giovanni nel racconto “La presa di Torino”, un libro che per noi tifosi del Napoli è diventato un romanzo di formazione.

MAX: Napoli – Juve, per me rappresenta ancora Maradona contro Platini… mentre negli ultimi anni, rappresenta il confronto tra le due squadre più forti del campionato e a differenza degli altri, quest’anno dalla parte del Napoli c’è anche la classifica. Una vittoria del Napoli per la Juve significherebbe dover recuperare parecchi punti e in una fase in cui gli azzurri vincono anche gli scontri con le squadre meno blasonate (che è stato un po’ il
tallone d’Achille fino ad ora), sarebbe un compito difficile. Sotto i riflettori ci saranno i due giocatori più talentuosi del campionato italiano, Dybala e Insigne, la sfida nella sfida. Dybala deve riprendersi da un periodo non proprio esaltante, mentre Insigne dovrà confermare il suo ottimo momento di forma e di crescita (…non in altezza…).

Napoli – Juve  prima dell’impegno in Champions dove entrambe si giocano il passaggio del turno: quanto può influenzare sulle scelte dei tecnici e quanto sulla gara?

GIOVANNI: Sulle scelte dei tecnici e sulla gara proprio niente. Come dicevo è una sfida a sé e non la sentiamo solo noi così ma anche loro. Quindi si metterà in campo la migliore formazione del momento come denota anche la corsa che hanno fatto per cercare di recuperare Higuain.

MAX: Credo che una volta in campo, i giocatori, con quello stadio pieno e per la posta in palio, si dimenticheranno della partita di Champions. Credo valga anche per i tecnici: nessuno vorrà regalare niente all’altro.

Scegli tra la vittoria venerdì sera o quella in Champions martedì/mercoledì sera e motivaci il perchè.

GIOVANNI: Scelgo la vittoria con la Juve tutta la vita! Innanzitutto perché è un crocevia comunque fondamentale per il campionato – visto che ritengo la Juve ancora la squadra più
accreditata e competitiva- e poi la Champions, a questo punto, non passa soltanto dai
nostri piedi.

MAX: Mi accontenterei di un pareggio venerdì perché non stravolgerebbe la classifica e non
comprometterebbe il campionato, mentre una vittoria in Champions sarebbe un segnale, il messaggio per tutti che la Juve anche quest’anno ha voglia di arrivare fino in fondo in Europa (e credo sia il primo obbiettivo, per la società e anche per i tifosi).

Quattro punti di distacco tra gli Azzurri in vetta e i bianconeri: ti spaventano?

GIOVANNI: I Bianconeri mi spaventano sempre! Hanno giocatori per fare due squadre e mezza di alto livello.

MAX: Quattro punti non sono tanti, non possono spaventare a questo punto del percorso!

Da 1 a 10 quanto la sfida in questione può pesare in caso di sconfitta e perchè?

GIOVANNI: Può pesare relativamente. Noi siamo in un momento non brillantissimo -credo anche per l’anticipo di preparazione estivo che ci ha dato qualcosa in più in partenza ma che adesso stiamo pagando un poco-. Credo che appena avremo ancora possibilità di allenarci torneremo brillanti come all’inizio.

MAX: Come dicevo prima, una sconfitta per la Juve potrebbe pesare e tanto perché il Napoli difficilmente fino ad ora ha lasciato dei punti alle altre squadre e credo che sarà così: la mentalità della squadra è cambiata, è più cinica pur esprimendo un bel calcio. Per  il Napoli una sconfitta in casa sarebbe influente non tanto per la classifica, perché manterrebbe la testa ma ne risentirebbe sicuramente a livello psicologico. Perdere con la rivale numero uno, campioni in carica da sei anni, in casa, davanti al proprio pubblico…

Sarri ha dovuto fare a meno di due elementi utili e in genere schiera sempre gli stressi uomini il che rende il gruppo coeso che gioca a memoria ma, secondo te, alla lunga può essere un limite?

GIOVANNI: Certo se avesse due Ghoulam due Mertens due Milik insomma due di tutti sarebbe meglio: li potrebbe cambiare e far riposare e magari allenare con continuità, però
credo veramente che il gruppo sia una cosa sola. Sono bellissimi da vedere dentro e fuori dal campo.

MAX: Secondo me, alla lunga sì, potrebbe essere un limite vista l’intensità degli impegni tra campionato e coppa. Ora come ora invece è la sua forza!

Al contrario, Allegri ha una rosa ampia ma sta ancora cercando di trovare il giusto equilibrio. Credi che rispetto al passato sia una Juve più debole o alla lunga verrà fuori?

GIOVANNI: La Juve non è più debole del passato – come giocatori intendo-, sono sempre
fortissimi e forse di più, ma sono un poco spocchiosi e non mentalmente centrati quest’anno. Alla lunga, però, penso saranno loro i più pericolosi: come dicevo, hanno due squadre ed anche qualcosa in più…

MAX: La Juve in attacco è sicuramente più prolifica ma ne risente la fase difensiva in questo momento. Forse l’inserimento di Howedes potrebbe aiutare a dare più equilibrio, insieme ad un centrocampo che a mio parere deve ancora trovarlo (sia negli uomini che nel modulo). La rosa della Juve è sicuramente ancora la più forte del campionato: ad Allegri il compito di far funzionare al meglio la squadra e dare le giuste motivazioni ad un gruppo che ha vinto tanto.

Cosa ha in più la tua squadra rispetto all’avversario? Cosa ha in meno?

GIOVANNI: La mia squadra ha in più un mister eccezionale che ha creato un gruppo unico e
valorizzato ogni giocatore. Ha in meno un abitudine alla pressione e una panchina più di talento.

MAX: La Juve, in più rispetto al Napoli, ha una rosa più ampia, come dicevamo prima. Il Napoli invece, ora come ora è più convincente per il gioco che attua grazie a Sarri.

Chi o cosa sarà, secondo te, decisivo in questo match?

GIOVANNI: Decisiva sarà la testa non bisogna farsi prendere la mano e cercare la concentrazione fino a dopo la doccia finale.

MAX: Secondo me la differenza, almeno lo spero, mi piacerebbe la facessero i due ragazzini dai piedi buoni, come ai tempi, appunto, delle sfide tra Platini e Maradona.

Per chiudere chiediamo due cose: un pronostico e una battuta consolatoria che diresti a quelli che secondo te saranno gli sconfitti di questo big match.

GIOVANNI: Non amo fare pronostici spero nel nostro cuore. A chi ha perso (quindi spero
vivamente ai bianconeri) direi: “State un giorno in più a Napoli, godetevi questa meravigliosa città così vi sembrerà di aver vinto“.

MAX: Io rimango sull’equilibrio: un pareggio per 1 a 1 (sono falso, mentre rispondo alle
domande tocco un cornino rosso). Se ci fosse uno sconfitto, beh, per loro sarebbe il
secondo venerdì nero di fila, un altro “Black Friday”…

Caterina Autiero