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Napoli: i Top & Flop della stagione azzurra

La stagione del Napoli ha visto molti giocatori brillare e legarsi ancor di più alla maglia ma c'è stato anche qualcuno che ha deluso le aspettative

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A campionato finito Mister Ancelotti tira le somme di questa sua prima stagione a Napoli.

In passato già comunicò la sua decisione di bocciare o promuovere i suoi ragazzi, vedere chi lo ha deluso e chi invece ha convinto, chi ha le caratteristiche adatte per poter continuare questo progetto che si prospetta grande e chi invece non si addice alle sue caratteristiche di gioco.

Se fosse per la sua personalità così amichevole ed affettuosa non farebbe andare via nessuno, ma Carlo deve dare priorità ai suoi doveri. Non è venuto a Napoli per pettinare le bambole, ma per vincere qualcosa con e per questa città bisognosa di soddisfazioni materiali e non solo del bel gioco o dei record sulla carta.

E insomma, non solo la città, anche la squadra ha il desiderio – ormai da tempo – di voler vincere qualcosa.

Per chi si può considerare un veterano azzurro come Mertens, Koulibaly, Callejon, Albiol, e lo stesso napoletano Insigne, negli anni si è lottato per ottenere un trofeo, senza però mai alzare nessuna Coppa. La delusione c’è, per chi si è affezionato a questa maglia, per chi ha lottato, giocato col cuore, per chi si è divertito, per chi ha fatto il proprio dovere e per chi ha pianto.

Ancelotti non si è ancora pronunciato riguardo i Flop e i Top della sua rosa azzurra. Per il momento ha espresso il desiderio di nuovi giocatori e i nomi stanno spuntando proprio in questo periodo.

Dunque ecco i nostri 3 flop e 3 top azzurri della stagione.

I flop: Mario Rui, Simone Verdi, Hysai

Partiamo dai due terzini. Il portoghese e l’albanese hanno speso tanto per questa maglia e per questo i tifosi ne siamo affezionati. Il problema è che quando entra Ghoulam -tornato dopo un infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per circa un anno-, al posto di uno dei due è difficile non fare un paragone con un abisso nel mezzo.

mario rui

Rui dalla faccia da pitbull e collezionatore di cartellini rossi, questa stagione sembrava un chihuahua (nel senso buono voglio dire). Stendeva poco gli avversari restando concentrato sulla partita. I due però dovrebbero esercitarsi di più su questi maledetti cross.

Passiamo all’acquisto estivo, all’ex Bologna Simone Verdi. Tanto corteggiamento di ADL la scorsa stagione e poi un po’ per il piccolo infortunio, un po’ per il poco utilizzo da parte del Mister, Simone si è fatto conoscere poco come giocatore al San Paolo.
Ha avuto difficoltà ad inserirsi in una squadra del genere.
Al Bologna non aveva schemi di gioco, a Napoli si, era tutto congegnato. È stato un mondo nuovo per lui. Comunque per quelle poche volte che è entrato sul terreno di gioco ha sempre mirato alla porta, ha crossato, si è inventato assistman, ed ha anche segnato.

Foto: NapoliSport.net

Dopotutto di grandi flop non si può parlare, chi più e chi meno, ha portato questa squadra di nuovo al secondo posto distante dalle altre. Ma loro sicuramente hanno convinto meno degli altri.

I top: Meret, Mertens, Milik

Meret, un giovanissimo portiere che in quanto a livello di gioco potrebbe superare o arrivare ai livelli dei più grandi. È letteralmente un mostro di giocatore, in campo non era più Alex ma San Gennaro e quando blindava la porta non c’è n’era per nessuno.

Mertens va premiato anche questa stagione perché con il suo fare casinista dà forza alla squadra, diverte e fa innamorare quando morde e bacia quella maglia.
Come parla lui di Napoli, pochi altri. Il nostro Ciro ha segnato relativamente poco questa stagione ma ha realizzato degli assist al bacio. Lo scugnizzo belga merita di restare in questo Napoli e vincere.

Milik, è un ragazzo che va solo ammirato. Dopo due brutti infortuni nessuno si aspettava rientrasse così forte e invece eccolo qui, trionfante tra i capocannonieri di questo Napoli 2018/19 con 17 reti. Qualcuno ancora lo chiama “purpo” e non gli ha ancora perdonato quel gol fatto contro il Liverpool ma ormai son cose passate e chissà poi se saremmo andati lontani in Champions vedendo che siamo usciti con la Finalista. Comunque il polacco è un misto forza, tenacia, eleganza, tecnica e talento. Il gol all’Atalanta, il più bello della stagione.

Lo so, questa top 3 non è completa. E quindi è doveroso farne un’altra.
Nella mia seconda, ma solo per ordine casuale, i protagonisti sono loro

Koulibaly, mastodontico, un vero portento nella difesa azzurra, i suoi tackle straordinari, va blindato a vita dalla società!

Zielinski e Fabian Ruiz, due concentrati di tecnica, velocità e precisione… e anche un po’ di cazzimma.

Malcuit, il giovane francese dai capelli strani, incanta sulla fascia e a lato della difesa. Certi errori non sono mancati ma perdonabili per la sua giovane età.

La squadra avrebbe bisogno di un acquisto importante, soprattutto di un terzino, ma una squadra del genere è già grande così.

 

Valentina Vittoria

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