Al San Paolo è ritornato il fatidico urlo “The Champions” capace di far tremare Fuorigrotta.
Il Napoli, con le unghie e con i denti, affonda il Liverpool di Jurgen Klopp 1-0 nella gara d’andata Champions.
Un gol arrivato dopo aver messo in difficoltà i Reds e essere andati tante, troppe (la porta sembrava stregata) vicini al gol. Allo scadere, al minuto 90, il gol di Insigne che permette agli uomini di Ancelotti vincere contro chi, lo scorso anno, era in finale.
Sarebbe banale, però, oggi, eleggere il Magnifico Lorenzo man of the match. Perchè è vero che il fantasista azzurro ha disputato una buona gara e ha il merito di aver sbloccato la gara ma è altrettanto vero che, a centrocampo, il diavolo della Tasmania vestito d’azzurro risulta determinante.
Allan Marques sempre più risorsa preziosa per il Napoli
Il massimo dei voti da tutti i giornali, un 8 (ed anche più) per il brasiliano, straordinario inventore di un ruolo importante senza dare puti di riferimento: è l’uomo ovunque.
Un gigante col pallone, paradossalmente, dal primo all’ultimo istante di gioco.
Carattere, fisicità, testa e determinazione: queste sono le caratteristiche che contraddistinguono il piccoletto centrocampista, affermandosi sempre più come top player del Napoli.
Mantiene ritmo e tenacia, per 90′ in ogni partita. Una vera trottola in campo, un vero combattente, come solo chi ha amore per la maglia può esserlo.
Impossibile non notare la somiglianza di carattere con quel cartone degli anni ’90 del mondo Warner Bros.
Sul podio dei migliori in campo sono presenti anche Lorenzo Insigne e Kalidou Koulibaly: il napoletano sempre più leader; il K2 una pedina vagante nella ripresa: chissà in quanti avranno pensato “ma che ci fa Koulibaly in attacco?!”, un asso poi a marcare il campione Salah.
Ancelotti? Un genio tattico.
Gli Azzurri così conquistano momentaneamente il primo posto nella classifica del girone (4pt), seguiti dal PSG e Liverpool (3pt) e Stella Rossa (1pt).
Valentina Vittoria