Home Calcio Italiano Napoli e i suoi “figli” al servizio della solidarietà

Napoli e i suoi “figli” al servizio della solidarietà

L'iniziativa benefica da Napoli per Napoli

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Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara, attraverso la loro Fondazione, si stanno prodigando per le famiglie di Napoli,  in difficoltà a causa del Coronavirus.

 

La solidarietà ai tempi del COVID-19. Ormai sappiamo tutto o quasi dell’aspetto, tra i più drammatici, che riguarda la pandemia. Le non poco rilevanti difficoltà economiche in cui sono, da un giorno all’altro piombate molte famiglie, già evidentemente pressate in precedenza da problemi di questo tipo, e che, con l’avvento del problema Coronavirus, hanno visto peggiorare le già precarie condizioni.

In un momento così drammatico, la solidarietà di chi è partito dal basso ed è arrivato in alto, entrando nella storia e raggiungendo vette altissime, non si è fatta attendere.

Parliamo della lodevolissima iniziativa di Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara, napoletani purosangue, celebri calciatori, campionissimi del mondo, che attraverso la loro fondazione, si sono prodigati per aiutare le famiglie partenopee più in difficoltà.

“Je sto vicino a te: Uniti per Napoli”. Questa il nome dell’iniziativa, ricordando uno storico pezzo del grande Pino Daniele, messa su dai due campioni per la gente di Napoli.

Una meravigliosa infiorescenza di magliette appartenute a grandi calciatori del passato più o meno recente, il cui ricavato dalle vendite sarà destinato all’acquisto di beni di prima necessità in collaborazione con alcune associazioni riconosciute sul territorio e già contattate.

Maglie che, sudate e sporche per i km percorsi in campo, e che sono la seconda pelle di chi le ha sporcate e sudate, ora sono oro prezioso per la sopravvivenza con dignità di chi è stato colpito economicamente dall’emergenza del Coronavirus.

Cimeli cari e unici nei ricordi dei calciatori che ne hanno fatto dono. Uno su tutti, il ricordo di Ciro Ferrara e della maglia indossata da D10S, Diego Armando Maradona, nella partita di debutto del giovane partenopeo contro l’Argentina, nel lontano 1987.

La maglia del Pibe De Oro, quella sera marcato proprio da Ferrara, rappresenta per quest’ultimo un ricordo al di sopra di ogni valore, che solo un uomo di valore può decidere di separarsene per una causa più nobile.

Ogni volta, diciamolo, che il ricco mondo del calcio si mobilita per una giusta causa, un sussulto di gioia invade tifosi, appassionati e perché no, anche chi snobba il pallone.

Applausi dunque, solo quelli, per Ciro e Fabio, uniti per la gente della città che li ha visti nascere come uomini e come campioni.

Napoli che protegge, ama, non dimentica ma che a volte vuole essere protetta, amata e non dimenticata.

Simona Cannaò

 

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