Stadio San Paolo di nuovo desolato in alcuni settori.
Circa 30 mila i tifosi presenti a sostenere la maglia da vicino.
Nonostante la sconfitta della Juventus, la prima in questo campionato, la vittoria per accorciare le distanze è servita a ben poco se non per ancorare il secondo posto.
Di sicuro calare un poker in casa è stato un avvertimento più che temibile per gli inglesi dell’Arsenal, rivali ad aprile in Europa League, per i quarti di finale.
200 volte Koulibaly
Nel pre-partita l’asso della difesa Azzurra, il K2 Koulibaly è stato omaggiato dalla società: per lui questa è stata la partita numero 200 con la maglia azzurra. Per 200 volte ha onorato nel migliore dei modi questi colori e per 200 volte l’ha rispettata.
Contava soltanto la vittoria: orgoglioso della maglia per le mie 200 presenze azzurre. Riceverla è stato emozionante. Siamo una #famiglia. E siamo tutti con @D_Ospina1 💙
🇮🇹 #NapoliUdinese 4-2 #SerieA
🇸🇳 #KK26
💙 #ForzaNapoliSempre
💪🏿 #DifendoLaCittà pic.twitter.com/Q8Qa0S5UGm— Koulibaly Kalidou (@kkoulibaly26) March 17, 2019
Questa è stata anche la partita d’esordio da titolare di Amin Younes, il piccoletto tedesco che ha trascorso un anno molto difficile.
E, infatti proprio per questo, nessuno si sarebbe aspettato una partita del genere da parte sua.
Ha dimostrato di essere un ragazzo molto forte fisicamente, se pur l’altezza inganni, e tatticamente.
Nella prima da titolare, al San Paolo poi, non delude e arriva anche il suo primo gol in azzurro e che sblocca la partita: è l’apice per lasciarsi alle spalle l’anno negativo che ha vissuto e iniziare ufficialmente la sua carriera – ci si augura lunga- al Napoli.
Un gol per dimostrare di non essere inferiore a nessuno nella squadra e di essere una valida alternativa.
Destro a giro, tecnica e precisione: connubio perfetto!
Ancelotti non poteva fare scelta migliore!
Yeees, nice win tonight!!! Very happy about my first goal! But I also know that there is still some work to do 🙏🏼 Ma il duro lavoro paga sempre 💪🏼 Forza Napoli! #blessed #alhamdulillah #ForzaNapoliSempre @sscnapoli pic.twitter.com/DZi3gGgdjN
— Amin Younes (@AminYounes11) March 17, 2019
Meno buona invece è stata la sua scelta di lasciare Ospina tra i pali in campo dopo la brutta botta alla testa subita.
In realtà si è cecamente fidato di De Nicola, perche infatti mentre Ospina giaceva al suolo dolorante e sanguinante, Meret già si stava scaldando.
Nel frattempo arriva il 2-0 firmato Callejon. Ma nel giro di 6′ l’Udinese rimonta i due gol e si torna in parità. Però si nota qualcosa che non va: Ospina è lento e sottotono, non sono gol che di solito prende.
Ospina, che paura!
Quasi alla fine del primo tempo, l’estremo difensore Azzurro si accascia al suolo privo di sensi. Un malore improvviso che lascia tutti col fiato sospeso.
Lo stadio è ammutolito, il cuore alla gola e si pensa subito al peggio. Arrivano i soccorsi che lo trasportano in ospedale.
La squadra nei minuti finali del primo tempo è risultata smarrita e preoccupata per le sorti del loro compagno.
Gli spettatori e i compagni di squadra tirano un sospiro di sollievo.
Si rientra in campo con un’altra mentalità, più cattivi di prima.
Ancelotti aveva detto “basta pareggi” e così è stato, il Napoli ha vinto e, grazie al mister e alle sue perspicaci intuizioni tattiche, la squadra si è stretta, i tre centrali bloccati dietro, Verdi affianca Mertens e Milik punta.
E’ ancora una volta il giustiziere è il polacco, con un elegante colpo di testa servito da Callejon. Ecco il 3-2. Ecco la sua 18esima rete stagionale. Ed il solito rituale di Mertens che ruba il naso (per aver fiuto di gol) a Milik. Dopo la terza volta finalmente questo naso è riuscito a prenderlo.
So you’ve got a nose for goals, huh? Can I borrow it? 🙈🙄 pic.twitter.com/GqZWs5xJG9
— Dries Mertens (@D_Mertens_10) March 8, 2019
Il momento tanto atteso: il ritorno al gol d Ciro Mertens!
Dalla fascia destra rientra, si posiziona e calcia di sinistro un potente tiro a giro. Questa volta la palla entra ed esplode il San Paolo. Esultanza di liberazione sotto la curva B. Lo speaker napoletano del San Paolo, Daniele Bellini, urla numerose volte il suo nome, e lo stadio lo segue. Nessuno voleva smettere di invocare il suo nome, perché lui è parte di Napoli e del Napoli. E’ il piccolo scugnizzo che risiede in ognuno di noi.
E quindi ecco l’ovazione con il coro “Olè olè olè olè Ciro Ciro!” un coro come ringraziamento da parte dei tifosi che gli sono stati sempre accanto nei suoi periodi a secco, e non di difficoltà.
Perché è sbagliato parlare di periodi bui quando, se pur non facendo gol, riesce ad inventarsi un ruolo e dare il meglio come assist-man – incisivo anche in questa partita con due importanti assist-.
Il migliore in campo sicuramente!
A fine partita allontana anche quelle voci che lo vedono già in Cina, ai microfoni ha detto di essere felice a Napoli e che vorrà restare a lungo: non ha intenzione di andare via così presto.
Comunque due spaventi sventati, il pareggio e le condizioni di Ospina.
Tutti a casa, ora più che mai si guarda alla sosta con sollievo per recuperare le forze.
Valentina Vittoria