“Adda passà a nuttat’ ” … forse in questo caso sarebbe stato meglio dire “adda passà a partit’”. Infatti, Napoli, per svariati giorni, è stata invasa da molta adrenalina e timore di poter perdere e dire già addio ai sogni Champions e agli ottavi ma aleggiava anche un magico entusiasmo per questa gara molto sentita -anche grazie alla cinquina contro l’Empoli con vari record-.
E la nottata -ma anche la partita- è passata al meglio…
Carlo, il Re di coppe, riesce ancora a fermare i bleus parigini strappando loro un altro prezioso pareggio.
Un pareggio che vale oro: il Napoli ora è al primo posto della classifica del girone, avanti a Liverpool e PSG
(anche se con il Liverpool è a pari merito, ma con il primo scontro diretto vincente).
Grandi soddisfazioni per i partenopei che in questo girone ad agosto venivano dati per spacciati e, invece –con due gare ancora mancanti– si ritrovano in testa e imbattuti: contano una vittoria e tre pareggi.
Motivo d’orgoglio per i napoletani che possono vantarsi di una squadra che ha forza, grinta, pazienza, maturità, cinismo, tecnica e spirito di squadra e sacrificio.
I giornali francesi oggi esordiscono così “Accroché” ovvero “Uncinati”.
Il Napoli attualmente può dire a gran voce di essere una delle squadre più forti d’Europa, non bisogna temere gli altri club, è arrivato il momento che loro abbiano paura degli undici leoni azzurri in campo.
Napoli-PSG non è stata una semplice partita di Champions, è stata fratellanza tra i tifosi, è stata la partita del ritorno del Matador Cavani allo Stadio San Paolo in cui però non ha segnato (o non ha voluto, incespicando nei suoi stessi piedi), è stata la partita in cui un campione del mondo, Mbappè, e il gioiellino brasiliano, Neymar Jr, hanno trovato il K2 Kalidou Koulibaly e un assatanato e solito Allan senza poter concludere nulla, se non qualche e rara giocata da professionisti quali sono.
Nel primo tempo del match gli Azzurri si sono mostrati poco pazienti con la palla tra i piedi e nonostante numerosi errori di Mario Rui e capitan Hamsik, il signore in panchina, al cospetto di ADL, è rimasto calmo per tutti i 45’ con quella diplomazia che lo accompagna da sempre, persa quando al 45’+2 (che doveva esserne solo 1′ di recupero) il Napoli prende gol.
Chissà comunque cosa avrà detto ai ragazzi il mister negli spogliatoi per farli uscire col sangue agli occhi: nella ripresa i Partenopei hanno dominato per 20’, stringendi i parigini nella loro area di rigore.
Da qui l’astuto Callejón che si procura il rigore che Lorenzo Il Magnifico mette a segno con freddezza, nonostante i laser negli occhi che lanciavano i tifosi dei blues.
Il risultato, come al solito, è bugiardo, lo dimostrano le statistiche: 20 tiri in porta del Napoli contro i 9 del PSG.
Sarà che gli Azzurri devono ancora acquisire il 100% della cattiveria sotto porta.
Non si può dire però che la squadra non sia stata all’altezza se non superiore degli avversari. Una squadra che ha gli attributi.
Migliori in campo, l’elegante e potente Koulibaly e Allan coi polmoni di ferro e lettura anticipata di azioni: vanificano ogni tentativo di azione pericolosa dei parigini.
Pubblico meraviglioso quello di Fuorigrotta. Ad ogni urlo “The Champions” Napoli trema, al gol succede di tutto!
Valentina Vittoria