Murgia & Lombardi: la Lazio si gode i suoi campioncini

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Il campionato di calcio e le singole partite sono per i fanatici della statistica fonti inesauribili di studio dai quali si ricavano dati molto importanti sulle squadre.

Una delle classifiche più interessanti fatte all’inizio della stagione, è quella riguardante l’età media dei giocatori dei singoli club. Al primo posto, tra le squadre più “giovani”, c’è il Palermo con un’età media di 24.7 anni, al secondo posto c’è la Lazio con 25 anni e al terzo il Crotone con una media di 25.1 anni. Ultime in classifica invece sono Chievo Verona, Cagliari e Juventus che risultano essere le squadre più “vecchie” di serie A con una media di 30 anni.

Insieme alle ottime prestazioni di Donnarumma e Locatelli del Milan, cresciuti nella sezione primavera del club rossonero, anche altre squadre stanno ricevendo grandi soddisfazioni dalla loro cosiddetta linea verde, soprattutto tra quelle con l’età media più bassa.

La Lazio, per esempio, sta scoprendo durante questo campionato i giovani talenti del suo vivaio grazie soprattutto al passaggio di mister Inzaghi dalla Primavera alla prima squadra avvenuto ad aprile di quest’anno quando ha sostituito l’esonerato Pioli per poi essere riconfermato sulla panchina biancoceleste qualche giorno prima del ritiro estivo, dopo il rifiuto di Bielsa. La Primavera della Lazio ha vinto nel 2014 la Coppa Italia e la Supercoppa di categoria proprio sotto la guida di Inzaghi e per un soffio non ha fatto il triplete, perdendo solo ai calci di rigore la finale delle final-eight contro il Torino. Alcuni di quei giocatori oggi vestono la maglia della prima squadra e stanno facendo valere le proprie qualità ogni volta che il mister sceglie di farli entrare in campo.

Il tecnico biancoceleste già dalla prima giornata di campionato ha voluto dare fiducia ai suoi ragazzi della Primavera, schierando titolare fin dal primo minuto il giovanissimo Cristiano Lombardi, classe 1995, che al suo esordio in serie A segna il suo primo goal in massima serie a Bergamo in trasferta contro l’Atalanta.

Alla terza giornata tocca ad Alessandro Murgia, classe 1996, esordire in serie A durante Lazio-Pescara sostituendo Milinkovic-Savic a 10’ dalla fine. Murgia però deve aspettare la trasferta a Torino prevista per la nona giornata di campionato, per segnare il suo primo goal in serie A. Un goal bellissimo per il centrocampista biancoceleste che batte la porta difesa da Hart con un colpo di testa forte e preciso.

Nel post partita descrive così il momento che ha vissuto in campo negli istanti precedenti e successivi al gol: “Pochi istanti prima del gol avevo avuto un’altra occasione cercando di colpire il pallone ma un difensore mi ha anticipato. Dopo dieci secondi ho visto arrivare la palla da calcio d’angolo e ho cercato di colpirla il più forte possibile. E’ una gioia incredibile, questo è un momento fantastico. Ringrazio i tifosi che sono arrivati fino a Torino ed erano tantissimi.”

Nella stessa partita contro il Torino c’è stato un altro esordio: quello di Franjo Prce, difensore bosniaco del 1996, anche lui cresciuto nella linea verde della Lazio e subentrato a Felipe Anderson durante la partita contro il Torino a 2 minuti dalla fine. Nell’intervista post-partita gioisce così: “Sono contento per l’esordio in Serie A Ringrazio tutti per i complimenti. Ringrazio il mister per avermi dato la possibilità di esordire in prima squadra e la società che mi ha preso dalla Croazia per approdare in questa grande piazza.”

La statistica dice che abbiamo una serie A con un’età media molto alta rispetto a quella europea. Per ringiovanirla, non c’è bisogno di una crema antirughe, di un intervento chirurgico o di un’iniezione di botox, ma è sufficiente dare fiducia ai nostri giovani talenti e fornire loro la possibilità di confrontarsi da subito nel massimo campionato.

Gisella Santoro